Rimani aggiornato su tutti gli eventi di Gubbio!

Centenario francescano, Città Futura attacca la destra nel solito scaricabile tra i politici

La destra se la sta prendendo con la sinistra e il neo presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, per la conferma dell’esclusione di Gubbio dal comitato delle celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di San Francesco. La sinistra ribatte attaccando la destra perché il comitato è stato costituito quando al governo della Regione c’era la destra con Donatella Tesei, anche se la capofila dell’operazione è fin dall’inizio Assisi che aveva come sindaco la Proietti.

Nello scaricabarile tra i politici, ora prende posizione Gubbio Città Futura, il movimento di sinistra guidato da Leonardo Nafissi e Jacopo Cicci, che ha deciso di correre in soccorso della Proietti, la quale lavorerà a una soluzione per riservare su questa storia qualche contentino in ordine sparso, quindi anche a Gubbio che secondo lei, come ha dichiarato, ha voce in capitolo né più né meno di Stroncone, Terni, Montefalco, il Trasimeno e Città di Castello, dimenticando che Francesco lasciò Assisi dopo le liti familiari per rifugiarsi a Gubbio dalla famiglia amica degli Spadalonga trovando la spiritualità per fondare il suo Ordine religioso.

“Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale – scrive Città Futura – si è acceso il dibattito sui centenari francescani e sul ruolo di Gubbio. Premesso che riteniamo la nostra città e il territorio eugubino luoghi speciali e particolarmente significativi nella vita di san Francesco, rigettiamo ogni furba e pretestuosa polemica relativa alla mancata approvazione della mozione Arcudi in Consiglio regionale da parte della nuova maggioranza e della presidente Stefania Proietti. Al contrario, i cittadini devono conoscere i fatti e quanto accaduto in passato. Riteniamo, infatti, un vero autogol questa mozione, che tende a nascondere e riparare le azioni della Giunta regionale di centrodestra che ha governato l’Umbria per cinque anni. L’esclusione della città di Gubbio dal Comitato nazionale per le celebrazioni dei centenari francescani risale, infatti, a tre anni fa ed è quindi da attribuire alla Giunta Tesei, che per Gubbio non ha fatto nulla. Ora, con questa sterile furbata consegnata nelle mani di un consigliere di minoranza, si intende riparare alle mancate azioni di anni del governo regionale di centrodestra nei confronti di Gubbio. Questo è inaccettabile e inganna i cittadini. Allo stesso modo, dobbiamo constatare come, nel tempo – al di là di sterili pretese – non vi sia mai stata una vera programmazione e valorizzazione del ruolo che la città ha svolto nella vita del Santo. Dobbiamo assumerci, come città, le nostre responsabilità. Serve un percorso di analisi, approfondimento, condivisione e progettazione su vari livelli, in relazione all’identità francescana di Gubbio, a partire dalle motivazioni che spinsero, in quella fase della sua vita, san Francesco a trovare nella nostra città il luogo nel quale ritirarsi e a trarre ispirazione dalla figura di sant’Ubaldo, poi il significato del suo indossare il saio fino al valore profondo del suo incontro con il Lupo. Ebbene, un tema di tale portata non può essere esaurito solo con una mostra, per quanto importante e interessante. A tal proposito, anticipiamo che Gubbio Futura presenterà presto una mozione, aperta al contributo di tutto il Consiglio comunale, che – con un voto unanime dell’assise cittadina – possa portare l’intero arco politico del Consiglio regionale a convergere su questo atto. Solo così, con progettualità e concretezza, potremo vedere accolte le giuste istanze della nostra comunità e ottenere il riconoscimento del ruolo che Gubbio ha avuto nel percorso di vita di san Francesco e nella storia del francescanesimo. Il resto è semplice propaganda politica, come quella ascoltata nell’ultima seduta del Consiglio comunale”.