La vivibilità del centro storico resta un tema rovente, con i residenti che denunciano episodi gravissimi di malcostume e situazioni sempre più insostenibili in assenza di regole certe e controlli serrati per tenere conto delle esigenze di tutti. Pure l’ultimo episodio, con l’involucro contenente droga da fumo nascosto dietro una finestra in una via a ridosso di corso Garibaldi, ha fatto crescere l’allarme con il forte senso di preoccupazione.
C’è chi lavora alla costituzione di un comitato ufficiale per aderire alla rete nazionale dei comitati che difendono i centri abitati dagli eccessi di ogni genere.
Diversi abitanti dell’acropoli sono in contatto con la rete “Vivibilità Italia” che fa capo all’avvocato Gennaro Esposito di Napoli e che al momento coinvolge una ventina di città con adesioni aperte in ordine sparso anche senza bisogno di essere organizzate in modo codificato con lo scambio di informazioni e materiale in vista di iniziative da promuovere a livello nazionale. Si ragiona attorno a una Carta dei Diritti dei residenti e del centro storico, sulla scia di quanto promosso da un comitato di Roma e uno del Circeo.
I residenti che hanno incontrato il sindaco Filippo Mario Stirati a metà luglio portando alcune proposte sul tema sicurezza, viabilità, orari, parcheggi, pulizia e disinfestazione, lamentano il fatto che era stato prospettato un nuovo incontro ma non se n’è fatto più nulla.
Emergono episodi particolarmente gravi, segnalati alle forze dell’ordine e anche all’Amministrazione Comunale. In questi mesi estivi una ragazza, nella zona di corso Garibaldi, è stata minacciata quando all’una di notte si è affacciata per chiedere silenzio. Le è stato risposto in malomodo: “Scendi che ti stupiamo in gruppo e poi vediamo se smetti di lamentarti”. Questa ragazza da quel momento si fa sempre riaccompagnare a casa quando esce di sera nel timore di ritorsioni e aggressioni verbali, psicologiche e fisiche. A San Martino una madre di trent’anni è stata minacciata per questioni di occupazione di spazi davanti al portone. “Ti taglio le gomme dell’auto”, gli è stato detto durante un confronto.
Situazioni incresciose a vari livelli, per esempio nei bagni pubblici di piazza San Giovanni, che sono spesso chiusi a causa dei continui atti vandalici che si traducono in deplorevole devastazione. Alcuni giorni fa una residente, ex consigliere comunale, è intervenuta per far uscire un gruppo di giovani che stavano fumando all’interno dei bagni e uno di loro senza esitazioni le ha risposto di chiamare pure i vigili urbani essendo minorenne. Sempre a San Giovanni, sono stati avvistati giovani che fanno acrobazie di giorno e di notte sull’impalcatura allestita in fondo alla piazza, in un gioco pericoloso forse destinato alla diffusione sui social. Vengono anche denunciate da residenti scene di sesso sotto le finestre delle abitazioni e raduni per fumare anche droghe, bere e attività di spaccio. I residenti di via Ansidei vedono giovani usare droghe sniffate sugli specchietti degli scooter parcheggiati.
I Carabinieri della Compagnia di Gubbio hanno raccolto testimonianze e denunce di varia natura con una sostanziale impotenza a porre un freno.
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