Il sindaco Vittorio Fiorucci ha spiegato oggi pomeriggio (lunedì 5 maggio) alla Conferenza dei capigruppo quanto è accaduto sulla decisione di cambiare il percorso dei Ceri in piazza Quaranta Martiri.
Ecco in esclusiva l’intervento del sindaco: “Non sono state omesse le comunicazioni perché nessuno sapeva fino a dopo il Consiglio Comunale, il 29 aprile scorso, che si sarebbe dovuta prendere una decisione del genere. Con onestà intellettuale, con chiarezza e trasparenza non era possibile dare una comunicazione del genere. Non lo era la sera e tantomeno lo sarebbe stato la mattina. La decisione finale è scaturita in sede di episodi ed eventi che si sono conclusi, caso fortuito sicuramente non programmato, dopo qualche mezz’ora abbondante dalla chiusura del Consiglio Comunale. Perché è avvenuto ciò? Perché fino ai mesi precedenti, febbraio marzo e fino all’11 aprile da parte del direttore dei lavori (ingegner Mario Traversini ndr) è stato sempre assicurato che i Ceri sarebbero passati e che ci sarebbe stata la piena fruibilità del luogo, supportata anche dagli uffici tecnici che hanno sempre partecipato agli incontri. L’11 aprile come consuetudine in questi mesi era convocato il cosiddetto tavolo ceraiolo, delle componenti ceraiole. E in seduta, alle 19-19:30, chiediamo conferma al direttore dei lavori, ingegnere Mario Traversini, della fruibilità della piazza e viene confermata in vivavoce. Quindi per il passaggio dei Ceri non ci sono problematiche di sorta. Dopo qualche giorno, il 24 aprile, mi trovo l’Ingegnere Traversini seduto qui fuori, senza appuntamento, e mi dice che vuole parlare urgentemente con il sindaco. Parliamo e mi continua a dire che i Ceri passano, però dice dobbiamo trovare una soluzione con delle barriere per il pubblico. Verso mezzogiorno vado a vedere il cantiere: i Ceri passano perché qui ci sarà la gettata. Chiedo: che cosa dobbiamo fare per la gente? Perché la gente, ovviamente, è la cosa più importante e ci preoccupiamo di quello che potrebbe essere la sosta del pubblico attorno al percorso in quella sede. Parliamo del percorso antistante San Francesco fino alla farmacia, quindi ancora siamo sul percorso tradizionale. Convoco un tavolo tecnico alle 9:30 del 28 aprile, dove ho voluto condividere l’aspetto della sicurezza con i tecnici di questa parte del percorso. Quindi si predispone un sopralluogo anche alla presenza della componente ceraiola la sera verso le 19. Quindi, abbiamo fatto un sopralluogo alle 19 e lì ancora i Ceri erano in sicurezza sarebbero passati sul percorso tradizionale. Le componenti ceraiole si limitano a chiederci più che costruire questa barriera a bordo pavimentazione, espanderla oltre fino ad arrivare all’area dei giardini, anche perché la gente che vi staziona normalmente è comunque tanta, poiché dopo la prima sosta si spostano tutti lì. Nell’ottemperare a questa richiesta e nel valutare gli spazi disponibili anche non allargandosi, si mischiano dei problemi connessi ai livellamenti diversi dei giardini e della pavimentazione che è stata già pavimentata e in altri tratti è ancora in gettata. Creare i raccordi avrebbe appesantito enormemente i lavori tecnici. Veniamo rassicurati ancora una volta dal direttore dei lavori, sempre il 28 sera, che tutto si fa e non è un problema. Non contento, nel frattempo è sopraggiunta la convocazione da parte della questura, quella classica per definire alcuni aspetti del piano di sicurezza, la mattina del 29 aprile alle 10. Alle 8 ero sul cantiere insieme al titolare dell’azienda Calzoni, insieme al direttore dei lavori, ai componenti del tavolo ceraiolo, e in quella sede, nell’incertezza c’era anche Bottegoni, al quale nel frattempo era stato appunto detto già dalla sera prima di pensare alla soluzione tecnica che avremmo dovuto trovare insieme ai nostri uffici comunali. Ho ribadito tre aspetti fondamentali, riferimenti ai fini della scelta, ovvero la sicurezza che era l’aspetto principale, secondo aspetto la tempistica e terzo aspetto la parte economica. L’ingegnere lavora sulla cosa e l’azienda non so a che ora ha mandato il preventivo: siamo ancora in una fase non decisionale, siamo fermi su quel percorso, quantificando le opere da fare sia tecnicamente che economicamente. L’ingegnere carica l’argomento, la Giunta era stata convocata per un altro argomento, al quale poi si è aggiunto in corso d’opera questo. Del piano di queste opere, che c’erano state comunque taciute, ci siamo trovati a decidere su come affrontare la questione in un’ottica di tempi non certi, nell’impossibilità di valutare gli aspetti della sicurezza e per ultimo la parte economica. La Giunta all’unanimità ha deciso che bisognava avvalersi del percorso alternativo. Dopo, per non fare sgarbi istituzionali al tavolo che da anni collabora con la nostra Amministrazione, l’indomani abbiamo convocato un tavolo cosiddetto straordinario per comunicare quello che la Giunta all’unanimità aveva deciso. Anche perché non si poteva fare altrimenti. Questo per garbo istituzionale. Le scelte vanno calate nelle comunità con consenso di responsabilità e nei tempi che richiedono. Non so se siano uscite nel frattempo informazioni, ma noi non abbiamo comunicato ufficialmente questioni di sorta: le uniche comunicazioni sono state la convocazione di questo tavolo, di altre cose uscite in maniera fraudolenta non ritengo che siamo responsabili e che nessuno di noi ha comunicato nulla fuori. Questo è stato l’iter che ci ha caratterizzati. Le comunicazioni, per tornare al punto di partenza, semplicemente non sono state fatte perché non c’erano comunicazioni da fare, tutto si sarebbe dovuto svolgere secondo i piani. E andare a creare un procurato allarme parlando di Ceri me ne guarderei bene. Riteniamo che abbiamo agito in conformità con quelli che sono i nostri doveri e soprattutto nel rispetto istituzionale in sede di Consiglio Comunale per la comunità, per i quadri economici e soprattutto della salute dei ragazzi, che è quella che ci sta più a cuore, dei ceraioli e di tutta la comunità”.
Scusate….sulla cartellonistica di cantiere c’è scritto “fine lavori 8.4.2025”…..E allora la colpa di questa
Tragicommedia di chi è? Ci sono soggetti preposti alla verifica costante dell’andamento dei lavori.
C’è un responsabile del procedimento e un direttore dei lavori…..e il contratto di appalto dovrebbe prevedere delle penali in caso di inadempienze e di tempistica non osservata.
E allora???
Resto veramente allibito di come possano essere gestite queste situazioni. Comunicazione inesistente, rapporti tra uffici apparenti, dilettanti in cattedra!
Dieci mesi di governo della città, dieci mesi di tagli ai soggetti deboli, di scambi di regalie con “sponsor” e amichetti vari, dieci mesi di decisionismo e “passindietrismo”
e, più di ogni altra cosa, dieci mesi di pianti e scaricabarile sul passato e su altri. la giunta fiorucci non è il nuovo che avanza ma l’avanzo del vecchio andato a male…
E che parli come quei fenomeni di Bolelli e Fratoianni?
Porta fatti, documenti e numeri.
Al resto ci penso io……
Quante chiacchiere fate, è colpa di quello!!! è colpa di quell’altro!!! Voi poveri dissipatori di parole per fare sempre campagna elettorale invece di avere un serio e responsabile interesse per la città di Gubbio. Se per il 2025 si è dovuto creare un percorso alternativo per la corsa dei ceri va bene, la festa si farà e la cittadinanza avrà sempre lo stesso amore e coinvolgimento come sempre è stato. Quindi “chissenefrega” dei vostri bla…….bla……bla!!!!!
Ma gli uffici tecnici comunali che dovrebbero almeno controllare l iter dei lavori anche in questo caso visto l importanza del cantiere per la città e per tutti i cittadini hanno dimostrato anche in questo caso il loro basso valore professionale per quello che fanno
chiacchierate tropo. ce contratto?ce data di finire lavori? Alora fatte pagare loro. Ma se siete legati con loro ? alora state zitti. Serve per vuoi tutti che sveglia Mussulini .