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Ceri in piazza Quaranta Martiri: la nuova mappa delle mute e il nodo dell’appalto senza prevedere il 15 maggio

L'ironica mappa delle "mute" dopo il cambiamento del percorso dei Ceri in piazza Quaranta Martiri

Il cambiamento del percorso dei Ceri per il cantiere in piazza Quaranta Martiri, annunciato a due settimane dalla corsa del 15 maggio, ha spinto i ceraioli a studiare subito il piano alternativo con le relative “mute”.

Le “mute” resteranno tre, ma non si posizioneranno più nel tratto della chiesa di San Francesco e dell’ex ospedale fino alla farmacia. Non c’è variazione rispetto al primo cambio all’altezza della chiesa, ma stavolta con l’obbligo di andare dritto verso il monumento del Fante, per poi girare verso le Logge dei Tiratori con il cambio davanti al bar e quindi più avanti nel perimetro esterno dei giardini piccoli.

Il nuovo tratto, di qualche metro più corto, è considerato meno “tecnico”, già solo per il fatto di dover affrontare una curva, peraltro più ampia, rispetto alle canoniche due. Il sindaco Vittorio Fiorucci è subissato di critiche non tanto per lo spostamento del percorso quanto per le modalità, visto che ha tenuto all’oscuro il consiglio comunale il giorno precedente la convocazione del tavolo dei Ceri, organismo non istituzionale, e l’annuncio.

Ci sono poi le accuse sulla gestione del cantiere attivato a giugno 2024 con le dichiarazioni pubbliche tranquillizzati del sindaco e dell’assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici, Spartaco Capannelli, che hanno sempre evidenziato come non ci fossero problemi nel cronoprogramma. Alla fine si è rivelata una questione di soldi, che l’impresa avrebbe voluto per mettere il tratto tradizionale nelle condizioni di essere usato, più che per il piano sicurezza che non riguarda la corsa del pomeriggio.

Infine, c’è la questione dell’appalto dei lavori da ultimare entro marzo 2026 e nel quale non ci sarebbe alcun riferimento ai Ceri 2025.