Sono un classico le raccomandazioni del sindaco di turno per il 15 maggio, giorno della Festa dei Ceri. Si ricorderà la famigerata ordinanza che vietava di salire sul muretto di piazza Grande (ora interdetto dagli spuntoni) che nessuno poi faceva rispettare e nessuno rispettava.
La stessa storia riguarda il consumo di alcol, zainetti, passeggini, ombrelli e chi più ne ha ne metta. Le solite disposizioni spesso e volentieri disattese senza che nessuno organizzi una task force per il rispetto delle prescrizioni.
L’impressione diffusa è che le ordinanze e disposizioni di sicurezza per i Ceri siano in realtà soltanto un modo per tutelare il sindaco di turno, ovvero provare a metterlo al riparo dai problemi qualora succeda qualche cosa. Va usata l’espressione “provare” perché poi dipende da quel che accade e cosa si è fatto realmente per evitarlo, al di là dei pezzi di carta che sono propositi destinati a restare fini a sé stessi se non si fanno rispettare.
Fiorucci ricalca quanto hanno già fatto il predecessore Stirati e gli altri.
