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Consiglio Comunale, i LeD lanciano Erika Fiorucci al fianco di Simona Minelli

Da sinistra i consiglieri comunali Erika Fiorucci e Simona Minelli dei PeD

I LeD (Liberi e Democratici) accolgono trionfalmente l’ingresso in Consiglio Comunale di Erika Fiorucci al posto di Alessia Tasso che era passata nel Pd per poi dimettersi. Il movimento uscito con le ossa rotte dalle elezioni comunali del 2024 avendo perso il potere a Gubbio dopo 10 anni e senza il consigliere regionale che auspicavano di poter eleggere con Filippo Mario Stirati escluso da tutte le liste del centrosinistra dopo la batosta per aver consegnato Gubbio alla destra dopo 78 anni.

Molte attenzioni sono rivolte sul neo consigliere, specialmente dopo le iniziative strampalate dell’ex assessore alle varie ed eventuali Simona Minelli che si preoccupa della politica internazionale chiedendo al Consiglio Comunale di Gubbio di occuparsi della Palestina con tutti i problemi cittadini che ci sono.

“Diamo il benvenuto al consigliere Erika Fiorucci – scrivono i LeD in una nota – e teniamo a sottolineare che con la surroga del nuovo consigliere, il nostro gruppo consiliare torna ad avere due presenze in Aula. È un fatto politico, significativo, che ristabilisce la rappresentanza scelta dai cittadini. Ringraziamo con convinzione Erika Fiorucci che ha deciso di raccogliere questo testimone con spirito di servizio e senso di responsabilità. Entrare in un’istituzione a consiliatura avanzata non è mai semplice: lo è ancora meno quando si sceglie di farlo rimanendo fedeli a una visione autonoma e spesso scomoda. A lei va il nostro benvenuto e il nostro pieno sostegno. LeD non è nato come un contenitore elettorale, e non si è mai ridotto a un cartello di circostanza. È stato ed è una scelta politica, culturale e civile: quella di costruire una proposta alternativa per questa città, fondata sull’autonomia, sulla coerenza, sulla giustizia sociale, sulla visione. Anche quando questo ha significato restare soli. Anche quando qualcuno ha preferito riposizionarsi. Noi abbiamo scelto di restare, di continuare, di costruire. Non per orgoglio personale, ma per rispetto del mandato che ci è stato affidato. E soprattutto, a differenza di altri, ci siamo assunti, fino in fondo, la responsabilità della sconfitta. Lo abbiamo fatto con atti concreti: con le dimissioni dell’intero esecutivo, con delle scuse pubbliche rivolte agli elettori di sinistra, con l’avvio di un nuovo percorso fatto di ascolto e confronto vero con le realtà del mondo progressista e della sinistra locale. Un percorso che abbiamo voluto aperto e inclusivo, anche se non tutti hanno sempre scelto di rispondere a quell’invito. Con il ritorno a due consiglieri, LeD torna pienamente e legittimamente in campo in questo Consiglio Comunale: non per fare testimonianza, ma per esercitare un’opposizione seria, vigile, propositiva, e per rilanciare con forza quella visione di città per cui ci siamo spesi fin dall’inizio. Una città più giusta, più trasparente, più vicina alle persone. Una città viva, inclusiva, capace di scegliere e non solo di amministrare. Noi ci siamo. E continueremo a esserci, oggi più di ieri”.