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Consiglio Comunale, la maggioranza sceglie anche i componenti di minoranza della Commissione di controllo e garanzia

Il Consiglio Comunale di Gubbio

Il nuovo Consiglio Comunale continua ad agire, interpretare e decidere contravvenendo ogni regola e prassi istituzionale. Dopo la burrascosa seduta d’insediamento il 17 luglio, con la convocazione in formula mista (presenza e da remoto) finita sub iudice, questa mattina (venerdì 26 luglio) è andata in scena l’ennesima “stravaganza” che evidenzia il modus operandi del nuovo corso alla “facciamo come ci pare” che non fa presagire nulla di buono.

Prassi istituzionale corretta e consolidata vuole che a scegliere i membri di minoranza di un organismo sia la minoranza, così come la maggioranza sceglie i propri. Non è andata così per la Commissione di controllo e garanzia.

Sono stati eletti Simona Minelli e Jacopo Cicci. La minoranza aveva eletto Diego Guerrini e Simona Minelli con tre voti, mentre Jacopo Cicci ne aveva riportati due (era assente Leonardo Nafissi) ricevendone però uno decisivo dai banchi della maggioranza.

A quel punto con tre della minoranza con lo stesso numero di voti è scattato il criterio del maggior numero di preferenze individualmente riportate da ciascuno e dunque l’escluso è stato Guerrini, mentre solitamente a parità di voti viene applicato il principio dell’età anagrafica con la nomina del più anziano (sarebbe rimasta esclusa Minelli in quel caso). Jacopo Cicci aveva chiesto espressamente ai suoi colleghi di minoranza di voler essere eletto in quella commissione.

Rocco Girlanda ha chiesto di uniformare il criterio dell’anzianità anagrafica che si usa a parità di voti, ma la maggioranza con Robert Satiri a tirare le fila ha difeso il criterio delle preferenze ottenute l’8 e 9 giugno. Satiri ha messo in dubbio quanto espresso dai consiglieri comunali di minoranza nell’urna per il voto sulla commissi0ne e c’è stata ancora bagarre testimoniando una volta di più la situazione rovente dopo le elezioni.  Si sono aperte infinite discussioni sulle motivazioni che hanno spinto la maggioranza a scegliere il componente di minoranza della Commissione di controllo e garanzia. C’è chi ha pensato a un premio per Città Futura che non aveva avuto altri incarichi e c’è anche chi ha valutato come la presenza di Cicci designato dalla maggioranza fosse un modo per avere una presenza meno ingombrante del più esperto Guerrini in una commissione che ha funzioni delicate.