I socialisti non cambieranno mai. La coerenza non gli appartiene, come ampiamente dimostrato per esempio dopo la morte di Craxi perseguitato, esiliato e lasciato morire in Tunisia dal complotto politico-giudiziario orchestrato dal Pci-Pds-Ds-Pd con i quali si sono poi alleati a tutti i livelli (dal nazionale al locale) tradendo il loro storico leader che li aveva portati al risultato più alto.
Si sono scagliati contro Marco Cardile, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, dopo che aveva a favore della proposta di Luigi Girlanda di collocare il Crocefisso in sala Consiliare, fino a indurlo a votare contro in aula. I socialisti eugubini hanno evocato lo Stato laico (strano che non lo abbiano mai fatto per la Festa dei Ceri che hanno nei santi e nei riti una centralità della religione).
Sono poi emersi la presenza del Crocefisso nella sala Consiliare del Comune di Gualdo Tadino, dove governa Massimiliano Presciutti esponente di punta del Pd, e le cerimonie del precetto pasquale in Regione volute dalla Giunta Proietti sostenuta dai socialisti anche se esclusi dal Consiglio Regionale per il flop della loro lista.
In questi (due) casi il Psi ha taciuto. Neanche una riga. Perché i socialisti hanno preferito fare i paladini del laicismo solo per il Crocefisso nella sala Consiliare senza dire mezza parola su Gualdo Tadino e le iniziative cattoliche volute dalle istituzioni regionali a Perugia. E naturalmente ancora più silenzio imbarazzante da chi rivendica orgogliosamente l’appartenza ceraiola dimenticando che la si lega a un santo di Santa Romana Chiesa. Ma, si sa, i socialisti militanti sono diventati tutto e il contrario di tutto. Dategli una poltrona e saranno più sereni.
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