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Css nei cementifici, Stirati e Tasso: “Stiamo facendo accertamenti”

Palazzo Pretorio sede del Comune

Dopo il provvedimento assunto dalla Regione Umbria, che sulla base di normative europee e nazionali autorizza recependo il dettame del Decreto semplificazione del governo Draghi l’utilizzo del Css da parte delle cementerie eugubine Barbetti e Colacem, intervengono il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, e il vicesindaco con delega all’Ambiente Alessia Tasso.

“La posizione dell’Amministrazione Comunale e del Consiglio Comunale – scrivono – è nota e chiara. L’atto della Regione giunge dopo l’unico tavolo tenutosi a metà settembre dello scorso anno e in assenza di ulteriori passaggi, peraltro annunciati, con tutti i portatori di interesse: lavoratori, imprese, rappresentanze sindacali e Comune di Gubbio. Tra i vari punti fermi da sempre da noi manifestati c’era quello della necessità di una Valutazione di impatto ambientale (Via), che ora, con questo atto amministrativo, viene completamente accantonata. Si fa peraltro notare che, essendo trascorsi quasi otto mesi da quando il comitato tecnico regionale ha deciso per l’assoggettabilità a Via, la procedura a quest’ora si sarebbe potuta pressoché concludere, garantendo il coinvolgimento di tutta una serie di soggetti istituzionali, tecnici e associativi. In queste ore stiamo comunque facendo tutti gli approfondimenti giuridico-amministrativi del caso essendo anche stata manifestata da più parti la necessità di capire come questo provvedimento si collochi nel contesto della transizione ecologica verso il 2030. Vogliamo capire in buona sostanza se l’atto della Regione chiuda ogni possibilità di ulteriore valutazione e prospettiva, dal momento che anche le forze sindacali, non contrarie all’uso del Css, hanno tuttavia sempre ribadito la necessità che tale operazione avvenga dentro un contesto più ampio, una visione che guardi al 2030 e alla transizione ecologica con tutte le innovazioni tecnologiche che ciò possa contemplare. Qual è la visione che si cela dietro a questo provvedimento della Regione? Quale lo sbocco? Il rischio, ci pare, è che si soddisfi una esigenza aziendale con un respiro corto rispetto agli scenari prospettati dall’Europa. Per quanto riguarda le questioni della salute e dell’ambiente, per noi assolutamente cruciali, ricordiamo ai cittadini che le rilevazioni in atto sulla qualità dell’aria in virtù del rapporto di collaborazione istituito con La Sapienza e il Cnr di Roma, daranno un primo riscontro trimestrale, rispetto a un’attività che verrà svolta per un intero anno, nei prossimi giorni”.