La destra eugubina – con Vittorio Fiorucci, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Gubbio Civica – che ha respinto la proposta del consigliere comunale Luigi Girlanda di collocare il Crocefisso nella sala Consiliare di palazzo Pretorio, con ampia convergenza da settori della sinistra, si ritrova spiazzata e a provare imbarazzo per la foto che circola su come si presenta la sala Consiliare del Comune di Gualdo Tadino, governata per larga parte dalla sinistra e sicuramente negli ultimi tre mandati con Massimiliano Presciutti del Pd.
Nella sala è ben visibile il Crocefisso apposto alle spalle dello scranno di presidenza dell’assemblea consiliare e del posto occupato dal sindaco.
Nessuno a Gualdo Tadino, come del resto nei tribunali italiani e in molti luoghi pubblici, si è lontanamente sognato di evocare in modo improprio e culturalmente sbagliato lo Stato laico su un simbolo delle radici culturali.
Sorprende tanto più che Presciutti, per nulla condizionato dalla presenza del Crocefisso in aula, è stato votato come presidente della Provincia di Perugia dalla stessa destra eugubina dopo l’incontro dello stesso Presciutti con gli esponenti di punta Mattia Martinelli (presidente del Consiglio Comunale di Gubbio) e Robert Satiri (capogruppo di Gubbio Civica), presenti insieme ad altri esponenti della sinistra.
La destra eugubina ha svenduto per calcoli politici di basso livello i valori fondanti come Dio, Patria, Famiglia e ha sconfessato gli orientamenti nazionali dei partiti al governo del Paese.
La presenza del Crocefisso nella sala Consiliare del Comune di Gualdo Tadino è uno schiaffone alla destra e a chi ha votato contro quella proposta.
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