Il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, ha confermato oggi ufficialmente nella sala consiliare di palazzo Pretorio, presenti assessori e diversi esponenti della maggioranza, di essere uscito dall’inchiesta sulla gestione della discarica di Colognola, come anticipato nei giorni scorsi. Il Gip Lidia Brutti ha accolto la richiesta di archiviazione di Carmen D’Onofrio, sostituto procuratore della Repubblica di Perugia, mentre restano in sospeso le posizioni del dirigente comunale Raffaele Santini (già responsabile dell’ambiente ora in pensione), Silvia Pagnottella (funzionaria responsabile del procedimento), il tecnico assistente di discarica Enrico Minelli e i due tecnici della Cooprogetti Valter Fabio Filippetti e Luigino Capponi.
Gli indagati sono stati ascoltati dal magistrato – come ha riferito Stirati – nel filone relativo alle proroghe degli incarichi di direzione e gestione del sito comunale per lo smaltimento dei rifiuti da anni al centro di polemiche ed esposti, anche degli abitanti della zona, per le condizioni. Il sindaco ha ricordato come la prima comunicazione ricevuta sull’indagine risalisse al novembre 2016, diventando pubblica nello stesso mese del 2018.
“L’avvocato Marco Marchetti mi ha comunicato l’archiviazione della mia posizione personale – ha precisato Stirati – in quanto la notizia di reato è risultata priva di fondamento”. Il sindaco ha rimarcato come nel diffondere l’inchiesta sia stata infranta dalla magistratura perugina la riservatezza e ha sottolineato la risonanza in un momento politico particolare per l’avvicinarsi della scadenza elettorale che l’ha poi visto confermato alla guida della città.
“Sono cose che non fanno piacere – ha detto – ricordando che il giorno precedente la diffusione della notizia avevo festeggiato la laurea di mio figlio. Sono grato alla giunta e alla maggioranza per il sostegno. Penso che questa archiviazione possa considerarsi una bella notizia anche per tutti i sindaci e gli amministratori di ogni colore, poiché viene recepita in maniera chiara la distinzione tra il ruolo politico di indirizzo e quello gestionale operativo che riguarda il settore tecnico”.
I sindaci fanno le scelte sulla pianta organica, nominando i dirigenti e spostando il personale, aspettando gli sviluppi dell’inchiesta che coinvolge adesso l’ex dirigente Santini e altri. “Abbiamo agito di conseguenza – ha spiegato il sindaco – spostando il dirigente ad altro settore, fermo restando che ho piena fiducia, come ho già avuto modo di dire, sia nei tecnici comunali del settore ambiente, dei consulenti e del gestore della discarica”.
Stirati ha rivendicato gli interventi in materia ambientale “a partire dalla raccolta porta a porta ampliata in tante frazioni, la tariffa Tari che è tra le più basse in Umbria e l’accantonamento di 800mila euro per provvedere alla chiusura della discarica come tema già sottoposto all’attenzione della Regione che non può continuare a lasciare Colognola fuori dal piano regionale”.
Sugli esposti dei cittadini che riguardano Colognola, il sindaco ha osservato “che se una simile azione è stata compiuta solo adesso e verso un’amministrazione che tanto si sta adoperando in difesa dell’ambiente, ciò appare come un atto di pregiudizio politico fortemente strumentalizzato”.
Alessia Tasso, vicesindaco con delega all’ambiente, ha evidenziato che “l’attività di conferimento rifiuti nella discarica prosegue sulla base delle autorizzazioni vigenti al fine di completare la volumetria accordata. In questo momento sono disponibili circa cinquemila metri cubi di volume utilizzabile con il conferimento di sovvalli derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani. Sono in essere convenzioni solamente con Gesenu, dunque stiamo conferendo rifiuti provenienti dal territorio eugubino e umbro. Tutto avviene nel totale rispetto delle prescrizioni del piano di monitoraggio allegato all’autorizzazione della discarica. Completare la volumetria concessa e raggiungere il profilo autorizzato è importante anche per assicurare una corretta gestione ambientale della discarica quando questa sarà chiusa”.
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