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Documento unico di programmazione, Città Futura: “Fiorucci e la maggioranza sono inadeguati, non hanno una visione della città”

Il Consiglio Comunale di Gubbio

Si è aperta la battaglia politica sul Dup, il Documento unico di programmazione approvato dal Consiglio Comunale con le minoranze che hanno abbandonato l’aula Consiliare. Si tratta dello strumento che permette la guida strategica e operativa del Comune. Viene presentato dalla Giunta al Consiglio Comunale e detta le linee guida del successivo bilancio finanziario triennale.

La maggioranza rivendica la bontà dell’operazione e si scaglia contro le minoranze che hanno aspramente criticato l’operato della Giunta Fiorucci.

Città Futura e le due liste a sostegno di Leonardo Nafissi candidato a sindaco hanno preso posizione parlando di “strappo alla democrazia che non ha consentito un confronto sereno e costruttivo nella massima assemblea politica cittadina, con consiglieri e assessori scappati a pranzo mentre il Consiglio comunale discuteva del futuro della città. Ecco cos’è accaduto nella riunione del 27 novembre. Uno strappo causato dai comportamenti arroganti e ingiustificati della confusa maggioranza che sostiene il sindaco Vittorio Fiorucci al governo di questa città. Uno strappo che coinvolge anche gli eugubini, attraverso comunicati stampa scritti in maniera falsa per giustificare comportamenti vergognosi. Ma basta rivedere le registrazioni video della seduta per capire cosa sia accaduto: tentativi maldestri di nascondere la polvere sotto al tappeto, giustificando l’ingiustificabile e ingannando i cittadini. La maggioranza del sindaco Fiorucci ha infatti voluto provocare un’inutile e dannosa forzatura, a dispetto delle più elementari regole politiche e della civile convivenza. La vicenda riguarda l’approvazione del Dup, il Documento unico di programmazione 2025-2027, che rappresenta l’atto di indirizzo e pianificazione fondamentale delle attività di ogni Amministrazione Comunale. Ancora più importante se l’amministrazione è di nuova e recente elezione. Un documento dove tutti, consiglieri e cittadini, dovrebbero poter leggere la visione programmatica della Giunta, i suoi progetti, i tempi di realizzazione e le relative coperture finanziarie. Tutto parte dal Consiglio Comunale del 26 settembre scorso: la Giunta avrebbe dovuto presentare all’assemblea e all’intera città le linee programmatiche di questo nuovo mandato. Già in quell’occasione erano state disattese le normative previste dal Testo unico degli enti locali (Tuel) e dallo Statuto comunale, che recita: Il Comune di Gubbio assume il metodo della programmazione per l’espletamento delle proprie funzioni… trattando altresì di determinazione degli obiettivi, programmi e piani. Già allora la sintesi romanzata del sindaco Fiorucci aveva tentato di delineare queste linee programmatiche attraverso un racconto fantasioso, senza nessun riferimento al metodo della programmazione, non definendo obiettivi, priorità, programmi e piani, come previsto dalla norma. Modalità che Gubbio Futura aveva già fortemente criticato, ricevendo in risposta che sarebbe stato il Dup a chiarire tutti questi aspetti. Solo il giorno precedente la data del Consiglio comunale, quindi con grave ritardo rispetto alla necessità di approfondire il documento programmatico composto da 160 pagine e relativi allegati, c’è stata la possibilità di discuterne nella prima Commissione Consiliare. Sindaco, assessore competente, presidente del Consiglio e consiglieri di maggioranza hanno assicurato che l’indomani si sarebbe svolta una articolata e costruttiva discussione su questo atto importante. Così tutti i cittadini interessati e i consiglieri comunali avrebbero potuto comprendere i piani della nuova Giunta e contribuire a migliorarli, con il contributo delle minoranze, più volte sbandierato ma mai accolto dalla maggioranza. Di quelle rassicurazioni è rimasto ben poco. Il Consiglio Comunale è iniziato alle ore 9 con altri importanti punti all’ordine del giorno; solo dopo mezzogiorno è iniziata una frettolosa discussione sul Dup, con gli interventi dei consiglieri comunali in assenza contemporanea del sindaco, del vice sindaco, di quattro assessori su sette, di alcuni consiglieri di maggioranza, capigruppo compresi. Insomma, calpestando in modo intollerabile le prerogative e la funzione del Consiglio Comunale, dove siedono i rappresentanti dei cittadini. Di fronte a questa situazione e per permettere all’assemblea comunale di riguadagnare la sua autorevolezza, alle ore 14 dai banchi delle minoranze è stata chiesta la possibilità di una breve pausa. Questo per consentire ai numerosi consiglieri e assessori di maggioranza, usciti dall’aula in ordine sparso e poi magicamente ricomparsi in collegamento da remoto, di rientrare dopo la pausa che si erano concessi in maniera autonoma e in barba a chi stava lavorando ancora in aula e con impegno sul Dup. Anche di fronte a questa ulteriore disponibilità al confronto, senza rinvii e quindi senza alcun ostruzionismo da parte dei membri delle minoranze presenti in Consiglio, la proposta è stata bocciata dalla maggioranza. La verità è che si voleva soltanto chiudere in maniera frettolosa una discussione che stava mostrando tutti i limiti della proposta e l’inadeguatezza del progetto amministrativo, oltre a una probabile mancanza dei numeri per approvare il documento. Prendendo atto di tutto questo e volendo evitare ulteriori prese in giro da parte di questa amministrazione, i consiglieri di Gubbio Futura sono stati costretti a lasciare l’aula insieme aad altri consiglieri delle minoranze. Tutt’altra storia che scappare sul Documento unico di programmazione, come ha scritto furbamente il centrodestra. Quanto riferito è riscontrabile in maniera oggettiva grazie alla registrazione video, a conferma della incapacità da parte di questa maggioranza di guidare la città verso un percorso virtuoso di confronto e collaborazione con i cittadini e con i consiglieri eletti in maniera democratica”.