Le elezioni regionali in Umbria fissate per il 17 e 18 novembre hanno dei numeri impressionanti: 9 candidati alla presidenza, 23 liste e 457 candidati. Una corsa nel segno della frammentazione per la caccia al posto da consigliere regionale (sono 20 in tutto, più gli assessori che possono essere anche esterni) che vale circa 9.300 euro lordi al mese oltre a circa 4.000 euro netti di rimborso spese esentasse per un totale di circa 8.500 euro netti al mese.
A Gubbio i due grandi esclusi sono Filippo Mario Stirati dei LeD e Leonardo Nafissi di Città Futura. Sono stati ritenuti, a ragione, dei corresponsabili nella clamorosa sconfitta elettorale a giugno della sinistra che ha consegnato Gubbio dopo 78 anni alla destra. Alessia Tasso, se non altro, è rimasta ai margini senza alcuna pretesa.
Stirati ha perso la parola, dopo alcuni interventi per farsi vedere e difendere il proprio secondo mandato dagli attacchi continui, e ha portato alla sparizione dei LeD che volevano conservare il Comune e prendersi la Regione restando a mani vuote. Ora si discuterà anche del ruolo di Valerio Piergentili che come coordinatore non è riuscito a trovare spazi né per Stirati né per altri. L’ex assessore Piergentili, insieme a un altro ex assessore come Simona Minelli, hanno cercato di spingere il professore anche per tornaconto personale (soprattutto Minelli che veniva data in prima linea per diventarne portaborse in caso di elezione). Stirati non ha fatto autocritica e ha “mendicato” politicamente un posto in lista cercando sponde con Stefania Proietti e il Pd senza trovarle.
Nafissi è stato attivissimo fino alla vigilia della chiusura delle liste quando dopo incontri e colloqui ha fatto il passo indietro (sicuramente più arguto di Stirati) per lasciare il campo a Jacopo Cicci che è passato dalla campagna elettorale per il Comunale, con elezione, a quella per la Regione. Niente male per un trentasettenne pescato dal mazzo senza alcuna esperienza politica e capace di raccogliere 493 preferenze che adesso proverà a incrementare. Nafissi per adesso si è ritirato e fa il padre nobile della candidatura di Cicci con i Civici Umbri presieduti dal funambolico sindaco spoletino Andrea Sisti. Il risultato delle regionali di Cicci e Sara Staffaroni diranno tutta la verità sulla consistenza del movimento Città Futura.
Lascia una Risposta