Intervento dell’avvocato Francesco Gagliardi: “Per comprendere l’importanza delle sette ordinanze sindacali, emesse a Gubbio alla vigilia dell’annullata Festa dei Ceri, basti pensare che le centinaia di persone che, sin dalla mattina del 15 maggio, si sono riversate nel centro storico di Gubbio non ne hanno violato nemmeno una! In buona sostanza, la calca delle persone si è avuta fuori dalla zona rossa disegnata dall’Amministrazione Comunale che, imprudentemente, non si è preoccupata di gestire luoghi simbolo per la corsa dei Ceri, quali San Martino e corso Garibaldi. Anzi, le immagini di video amatoriali e foto divenute di dominio pubblico, mostrano inequivocabilmente la tolleranza delle forze dell’ordine alla massiccia presenza popolare, tolleranza che ha fatto ritenere possibili comportamenti che adesso vorrebbero essere sanzionati. L’ultima ordinanza del sindaco Filippo Mario Stirati, quella che dispone la sorveglianza sanitaria a carico dei contribuenti, parla di violazioni del decreto Conte datato 26 aprile. Dunque, l’unica normativa che doveva essere osservata era quella dello Stato, altro che autodeterminazione eugubina, come le locali istituzioni hanno voluto far credere. E adesso, dopo aver istigato alla libertà, l’amministrazione eugubina corre ai ripari, tentando di allontanare da sé le gravi responsabilità nella gestione dell’ordine pubblico durante i giorni di festa forzatamente programmati. L’augurio è che, nonostante l’inadeguatezza e l’incapacità amministrativa, non ripartano i contagi. Sarebbe il miracolo di Sant’Ubaldo”.
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