Riparte da dove aveva lasciato, “Nanu” Galderisi. Da quel 4-2-3-1 marchio di fabbrica del tecnico che nelle 9 gare sulla panchina rossoblù nella primavera del 2004 regalò alcune delle pagine più belle e significative di storia calcistica eugubina. È un modulo che gli si addice, che ha provato a esportare ovunque ha allenato, e logica vuole che il primo allenamento della seconda vita in rossoblù di Galderisi lo abbia contemplato. Una squadra col 4-2-3-1, l’altra col 4-4-2, soluzioni tattiche diverse da quelle provate e utilizzate nelle ultime giornate da Sandreani, che prediligeva inizialmente il 4-3-3 per poi correggere il tutto in un 4-3-1-2, volto soprattutto a valorizzare le qualità di trequartista di Casiraghi. Che nel 4-2-3-1 di Galderisi trova spazio nel ruolo di incursore centrale nel terzetto alle spalle dell’unica punta (provato Plescia, ma la logica dice che sarà Marchi), con Malaccari e De Silvestro ai suoi lati più la coppia Benedetti-Conti davanti alla difesa. Il doppio attaccante potrebbe dunque finire in soffitta, ma con altri tre allenamenti prima di scendere in campo contro il Monza (si gioca sabato alle 14,30) ce ne è di spazio per eventuali modifiche e aggiustamenti.
PRESENTAZIONE ALLE 17. Intanto oggi il neo allenatore verrà presentato ufficialmente alla stampa, alla presenza nella palazzina del presidente Sauro Notari e del diesse Pannacci che sui social non gode di grossa fama, col pubblico eugubino che non gli ha risparmiato critiche per il semplice fatto di aver allestito una rosa a detta di gran parte della tifoseria inferiore alle attese. Viene anche fatto notare come i quattro allenatori cambiati negli ultimi 16 mesi (Cornacchini, Pagliari, Sandreani e adesso Galderisi) non siano frutto di programmazione, piuttosto di pura improvvisazione. Al riguardo lascia perplessi anche la durata dell’accordo con Galderisi, che si è legato al Gubbio fino al giugno del 2019. Magari in conferenza stampa salterà fuori qualche altro dettaglio, ma quel che più conta è rispondere sul campo già da sabato prossimo, quando il Monza del gruppo Fininvest, anch’esso in grossa difficoltà nonostante investimenti e clamore mediatico, non potrà davvero concedere alcuno sconto, bisognoso com’è di risalire posizioni.
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