Resta una polveriera la gestione degli ascensori pubblici di via Baldassini e via XX Settembre, che il Comune continua ad affidare in deroga alla Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, di cui lo stesso Comune è socio unico con il 100 per cento delle quote.
È stato allontanato – con una semplice lettera – uno degli addetti al servizio con partita Iva. Si tratta, secondo quanto rivelato da ambienti comunali informati, di uno dei tre addetti con partita Iva, specificatamente chi era in servizio con lo status di pensionato.
L’amministratore unico della società partecipata, il commercialista Paolo Rocchi nominato a suo tempo da Filippo Mario Stirati e per ora confermato dal successore Vittorio Fiorucci, gli avrebbe fatto avere la lettera senza una copertura del servizio alternativa. Sarebbe proprio questo il motivo per cui lo scorso sabato pomeriggio (12 aprile) gli ascensori sono rimasti chiusi creando disagi e un grave disservizio nel fine settimana delle Palme.
La Gubbio Cultura non ha garantito l’apertura del servizio né ha ritenuto di informare i cittadini della chiusura, cosa che non ha fatto neanche la Giunta Fiorucci, suscitando reazioni e anche, a quanto sembra, segnalazioni ed esposti.
Ora in servizio per la copertura del servizio ci sono una dipendente di Gubbio Cultura (una signora reintegrata nell’organico della società partecipata dal giudice del lavoro dopo il licenziamento a seguito della perdita della gestione dei parcheggi a pagamento) e i restanti due addetti con partita Iva.
La situazione è molto particolare, anche perché la dipendente può ricevere disposizioni dalla società ma non può darne né riceverne dagli addetti con partita Iva. Non è dato sapere come Gubbio Cultura procederà per coprire il servizio, e non incorrere in altre chiusure come sabato scorso, in caso di assenza forzata soprattutto della dipendente.
Tutto questo potrebbe suscitare nuove attenzioni a livello di verifiche, mentre si attendono gli esiti dell’indagine condotta dall’Ispettorato del lavoro di Perugia che ha acquisito documenti e ascoltato soggetti coinvolti aprendo un fascicolo.
Gubbio Cultura e conseguentemente il Comune unico socio temono ripercussioni, ovvero eventuali sanzioni per l’attività dei tre addetti con partita Iva (fino a sabato scorso, ora sono due) che, secondo talune ricostruzioni, risultano utilizzati di fatto come dei veri e propri dipendenti.
Si accettano scommesse, scommettiamo che l’’ispettorato farà assumere le due partite iva come dipendenti in quanto le oramai due partite iva erano e sono sotto la gestione diretta della società al pari di dipendenti? Il solito rapporto di lavoro dipendente mascherato da lavoro autonomo, vedremo la “sentenza” dell’ispettorato del lavoro quale sarà.