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Giro d’Italia 2025, il coinvolgimento di Gubbio non parte sotto migliori auspici tra la presentazione rinviata e il ventilato forfeit di Pogacar

Tadej Pagacar vincitore del Giro d'Italia 2024

Non parte sotto i migliori auspici il coinvolgimento di Gubbio nel Giro d’Italia di ciclismo del 2025. Dopo 36 anni , la città torna a ospitare a corsa rosa. Sarà la nona tappa del Giro, precisamente partenza da Gubbio e arrivo a Siena domenica 18 maggio.

L’evento, fortemente voluto dalla nuova Amministrazione Fiorucci, porterà a spostare la data della Festa dei Ceri Mezzani e quella del Palio della Balestra.

L’operazione costa 100mila euro e sarebbe tutto a carico della Regione (sarà l’ultimo regalo vista la sconfitta elettorale con l’avvento di Stefania Proietti al posto di Donatella Tesei?).

Ma il prossimo Giro ha già dei problemi. La presentazione era prevista a Roma il 12 novembre, ma la cerimonia ufficiale è stata rinviata a data da destinarsi e secondo quando trapela potrebbe svolgersi il prossimo 13 gennaio

Il 31 ottobre la società che organizza la corsa, Rcs Sport, aveva annunciato che tutto era posticipato a data da destinarsi. È un fatto molto insolito, perché le presentazioni dei grandi giri ciclistici sono eventi molto importanti e attesi, che permettono di avviare una grande organizzazione: non solo quella degli appassionati che vogliono seguirlo ma anche quella dei ciclisti stessi, che scoprono le caratteristiche della corsa – da dove partirà e quali località attraverserà, quante e quali salite ci saranno, quanti chilometri a cronometro, e così via – e pianificazione la stagione di conseguenza.

Le ragioni di un rinvio così strano riguardano il fatto che, almeno nei piani, il prossimo Giro d’Italia sarebbe dovuto partire da Tirana, in Albania: ormai da qualche tempo capita spesso che il Giro parta dall’estero, per ragioni di sponsorizzazione o comunque commerciali. I Paesi che vogliono ospitare qualche tappa, attirando pubblico e visibilità, pagano la società che organizza il Giro. La notizia non era ancora ufficiale, ma ogni anno prima della presentazione ci sono varie indiscrezioni che anticipano qualcosa sul percorso, soprattutto sul luogo di partenza e anche questa volta si conoscevano già molti dettagli.L’accordo per far partire il Giro del 2025 in Albania però al momento non c’è, a causa di alcuni disaccordi che hanno coinvolto il governo albanese, quello italiano e RCS: lo confermano fonti interne a tutte le tre parti in causa. Questa situazione di attesa sta trasformando una faccenda sportiva in un piccolo caso diplomatico tra due governi apparentemente amici, quello italiano di Giorgia Meloni e quello albanese di Edi Rama, che negli ultimi tempi com’è noto hanno molto collaborato: anche grazie a questo rapporto infatti il governo italiano ha potuto costruire in Albania due centri per la gestione di persone migranti che chiedono asilo in Italia.

C’è un’altra indiscrezione che trapela, ovvero il ventilato forfeit del ventiseienne campione sloveno Tadej Pogacar che nel 2024 ha vinto il Giro d’Italia alla prima partecipazione facendo poi l’accoppiata con il Tour de France, fino al Mondiale. Pogacar avrebbe mandato segnali di rinuncia al Giro d’Italia per pensare soltanto al Tour de France e al Mondiale. Sarebbe un durissimo colpo per l’immagine e i’audience generale della corsa rosa.