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Giro d’Italia, la Regione ha ridotto il contributo per Gubbio da 100 a 30mila euro. La Giunta Fiorucci non ha detto nulla

Il logo della tappa di Gubbio del Giro d'Italia presentato a palazzo Pretorio

Ormai la Giunta Fiorucci ha adottato come modus operandi i metodi della carboneria o, peggio ancora, della massoneria. Tutto tenuto segreto, non coinvolgendo né il Consiglio Comunale e men che meno l’opinione pubblica, come successo con la storia dello spostamento del percorso dei Ceri in piazza Quaranta Martiri.

Si apprende da ambienti politico-istituzionali che la Regione dell’Umbria dopo il ritorno della sinistra al potere, con Stefania Proietti, ha deciso di tagliare sostanziosamente il contributo per Gubbio, inizialmente promesso in 100mila euro dalla destra di Donatella Tesei per la partenza di tappa del Giro d’Italia il prossimo 18 maggio.

La Giunta Proietti, i maligni dicono per ripicca, ha ridotto il contributo diventato 30mila euro. Questo ha costretto la Giunta Fiorucci a chiedere soldi a soggetti privati particolarmente vicini al sindaco Vittorio Fiorucci. Tutta l’operazione è stata taciuta.