Lo spoils system all’eugubina ha lasciato un segno decisamente singolare. L’ex sindaco Filippo Mario Stirati quando si è trattato di sostituire per collocamento in pensione l’ingegnere Luigi Casagrande alla guida del settore urbanistica, ha deciso per la nomina fiduciaria con una selezione fatta in casa, senza concorso pubblico. Ha così affidato “motu proprio” l’incarico nel febbraio 2022 all’ingegnere Paolo Bottegoni, dipendente del Comune, che si è ritrovato promosso.
Il relativo contratto d’incarico non è stato però sottoscritto sino alla fine del mandato, che Stirati ha lasciato con le elezioni del giugno scorso, ma sino a febbraio 2025. È stato in sostanza deciso di affidare l’incarico e stipulare un contratto a scadenza triennale, dunque oltre il limite del mandato politico-amministrativo, che secondo alcune interpretazioni normative è previsto (secondo taluni praticamente obbligato), forse pensando che la gestione della città sarebbe rimasta in capo ai LeD con la continuità di Alessia Tasso, che a sua volta avrebbe poi valutato il da farsi alla scadenza.
Solo che le elezioni le ha vinte la destra con Vittorio Fiorucci e ora si ritrova un dirigente di nomina fiduciaria da parte di un sindaco di sinistra. Un guazzabuglio, anche perché tra le strategie c’era quella di cambiare subito il dirigente all’urbanistica, da vedere se con un’altra nomina fiduciaria oppure attraverso un concorso pubblico che dovrebbe essere la via maestra.
La situazione si è ancor più ingarbugliata perché girano indiscrezioni, in seno alla maggioranza, su presunti errori di calcolo riferiti ai lavori di riqualificazione in piazza Quaranta Martiri, con i fondi del Pnrr e comunali, che vedrebbero i costi già sensibilmente lievitati (si parla di almeno 750mila euro con l’intervento in corso). Questo avrebbe indotto la coalizione di destra a cercare subito dei cambiamenti in seno agli uffici tecnici e il contratto in essere di Bottegoni viene considerato un freno alla volontà di fare scelte diverse.
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