Negli ambienti di maggioranza si parla con insistenza del futuro della Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, società in house con il Comune unico socio, che è molto legato a quanto verrà deciso dall’Ispettorato del lavoro di Perugia sull’inquadramento del personale di servizio agli ascensori pubblici di via Baldassini e via XX Settembre gestiti dalla stessa società.
Trapela che il sindaco Vittorio Fiorucci ha già deciso il siluro all’amministratore delegato Paolo Rocchi, nominato a suo tempo con incarico fiduciario da Filippo Mario Stirati e lasciato nel ruolo in tutti questi mesi da quando c’è stato il cambio a palazzo Pretorio.
L’avvicendamento sarebbe già deciso e verrebbe concretizzato dopo l’approvazione del bilancio della Gubbio Cultura. Per il suo posto si parla di una soluzione politica-tecnica, sulla falsa riga di quanto accadde con Alessandro Brunetti, quando stava con il Pd e che peraltro è particolarmente vicino all’attuale maggioranza di destra.
Sarà considerato eroico che prenderà in mano questa patata bollente, viste le condizioni in cui versa la società in house e tutti i risvolti che potrebbero coinvolgere anche la magistratura ordinaria e contabile.
Avendo Fiorucci mantenuto anche la delega alle società partecipate, come il predecessore Stirati, sarà interessante verificare gli sviluppi dell’azione di controllo effettuata dall’Ispettorato del lavoro sulla Gubbio Cultura. Ogni eventuale provvedimento potrebbe configurare – il condizionale è d’obbligo – responsabilità personali della politica, soprattutto qualora vi fossero risvolti sanzionatori.
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