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Gubbio Cultura, ispettori del lavoro a colloquio con gli addetti agli ascensori. Il giallo della Pec sulla convenzione

Gli ascensori che collegano con piazza Grande

Nuovo blitz a palazzo Pretorio dell’Ispettorato del Lavoro di Perugia che ha aperto un fascicolo sulla gestione degli ascensori pubblici di via Baldassini e via XX Settembre.

Il servizio degli ascensori è in capo alla Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, società partecipata con il Comune unico socio, guidata dal commercialista Paolo Rocchi come amministratore unico con nomina fiduciaria confermata a fine febbraio 2022 dall’allora sindaco Filippo Mario Stirati e rimasto in carica anche con l’avvento di Vittorio Fiorucci.

L’attività è portata avanti da anni da tre addetti con partita Iva trattati come veri e propri dipendenti, con turnazioni e orari stabiliti, in un rapporto che sarebbe esclusivo. Ai tre addetti si è aggiunta poi un’ulteriore addetta che, sebbene con contratto a tempo indeterminato, è stata licenziata quando la Gubbio Cultura ha perso la gara d’appalto per la gestione dei parcheggi per essere poi riammessa dopo essersi rivolta al giudice del lavoro.

Gli ispettori del lavoro hanno cominciato ad ascoltare i tre addetti con partita Iva, la cui storia parte da lontano con una trasformazione del proprio rapporto di lavoro che sarebbe stato inizialmente da dipendenti per poi essere trasformato con rapporto tramite appunto l’apertura della partita Iva.

Tutto è nato da articoli di stampa e da un esposto-denuncia di Filippo Farneti quando era consigliere comunale di minoranza e che adesso si ritrova la patata bollente da assessore al Bilancio che per il momento, per quanto insediato da metà luglio, non ha adottato alcun atto ufficiale di cambiamento all’interno della società partecipata dopo aver sparato a zero per cinque anni dagli scranni di palazzo Pretorio.

Potrebbero esserci altri rapporti di lavoro aperti da Gubbio Cultura con soggetti a partita Iva. A palazzo Pretorio c’è una fortissima preoccupazione per le conseguenze: qualora ci fossero sanzioni amministrative chi ne dovrebbe rispondere e con quali soldi? Eventuali multe metterebbero la Gubbio Cultura in forte difficoltà economica, in un quadro generale che il sindaco Fiorucci ha già pubblicamente definito preoccupante per le perdite, e potrebbero attivare la Corte dei Conti visto che qualora venisse accertato l’utilizzo di personale in modo improprio si tratterebbe di azione dolosa di cui dovrebbe rispondere il responsabile legale della società e la Giunta Stirati qualora fosse stata al corrente di questo modus operandi.

C’è infine un mistero: con una Pec al Comune di Gubbio è stata chiesta la data di scadenza della convenzione che determina l’affidamento da parte dell’ente alla Gubbio Cultura, ma non è stata data risposta. Ci sono indiscrezioni che vorrebbero la convenzione scaduta con l’attività portata avanti, in quel caso, eventualmente in proroga. Si tratta solo di un’ipotesi. Al momento non c’è stata risposta dagli uffici. Si profilano nuovi esposti.