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Il centrodestra porta il Carnevale dei Ragazzi in Consiglio Comunale per valorizzare la manifestazione

Che fine ha fatto il Carnevale dei Ragazzi, manifestazione di riferimento per intere generazioni del periodo carnascialesco eugubino? Pone questa domanda il centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) che con un’interrogazione chiede al sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, e all’Amministrazione Comunale quali eventuali azioni di tutela intenda intraprendere la Giunta per salvaguardare e valorizzare le tradizioni radicate nella storia del territorio, come il carnevale.
“Domenica 16 febbraio 2023 a Gubbio si è conclusa la sessantunesima edizione del Carnevale dei Ragazzi, come sempre accolta dalla cittadinanza con ampia e sentita partecipazione – spiegano gli esponenti del centrodestra in una nota firmata dal consigliere comunale leghista Michele Carini -. L’attività di organizzazione e preparazione della manifestazione non è di certo facile, ma costituisce sicuramente un momento importante di aggregazione sociale e confronto tra diverse generazioni, che è necessario venga salvaguardato e tramandato con i valori che esso racchiude. Nondimeno – riferisce ancora il centrodestra eugubino – il carnevale rappresenta una notevole opportunità di sviluppo territoriale, sul piano culturale, ma anche economico. Basti considerare i numeri da record che il turismo carnascialesco ha registrato a livello nazionale dopo l’emergenza sanitaria: arrivano a cinque milioni i visitatori alle iniziative della settimana clou, con due milioni di pernottamenti in strutture a pagamento, alberghi e bed and breakfast in stragrande maggioranza, per un giro d’affari complessivo vicino ai tre miliardi. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si sono fatti portavoce delle istanze di un numero sempre maggiore di cittadini allarmati dal pensiero che le Istituzioni eugubine corrano il rischio di lasciar morire, pian piano, usi e costumi che costituiscono un tassello essenziale del patrimonio identitario della comunità non soltanto eugubina, bensì dell’intero comprensorio regionale. La quantità di carri allegorici è in netta diminuzione di anno in anno a causa della consistente mole di lavoro che la loro realizzazione comporta sia in termini temporali che logistici e soprattutto economici, dal momento che non è previsto alcun incentivo da parte dell’Amministrazione Comunale. Infine, vogliamo sottolineare la totale assenza delle Istituzioni eugubine alla manifestazione: nelle vicine città di Perugia, Umbertide e Città di Castello i Sindaci e/o gli Assessori hanno preso parte agli appuntamenti carnascialeschi e non hanno perso l’occasione di ringraziare le scuole, le associazioni, le famiglie, gli adulti e i bambini per l’impegno profuso nella realizzazione di carri e maschere. A Gubbio ciò non è accaduto”.