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Il futuro dei cementifici: Fillea- Cgil preoccupata per lo stallo del Comune sul protocollo d’intesa

Elisabetta Masciarri, segretario generale della Fillea-Cgil Umbria

Nell’infinito dibattito politico sul futuro delle cementerie eugubine e l’utilizzo del Css (Combustibile solido secondario), si registra un intervento della Fillea-Cgil dell’Umbria con il segretario generale Elisabetta Masciarri che contribuisce a portare imbarazzo nella divisa coalizione del sindaco Filippo Mario Stirati, alle prese con la gestione del proprio elettorato nella lotta continua a sinistra sui temi ambientali per accaparrarsi consensi istigando a cavalcando paure senza avere alcuna competenza in materia ma soltanto agitando timori, bandiere ideologiche e la famigerata lotta ai “padroni” che suggestiona una parte di elettori.

Fillea-Cgil evidenzia forte preoccupazione per l’immobilismo nel dialogo tra Amministrazione Comunale, sindacati e aziende cementiere alla vigilia di una conferenza stampa del sindaco Filippo Mario Stirati e del vicesindaco Alessia Tasso fissata per sabato 16 luglio, in cui verrà resa nota la posizione della Giunta sul protocollo d’intesa Comune-aziende-sindacati annunciato e mai di fatto realizzato.

Scrive Masciarri: “A sei mesi dalla nostra iniziativa del 15 gennaio Verso una strategia di sviluppo del nord est dell’Umbria, il distretto del cemento, e a cinque mesi dalla presentazione della nostra proposta di protocollo d’intesa, avanzata all’Amministrazione Comunale e alle aziende del cemento di Gubbio sulla de-carbonizzazione del distretto e sulla difesa occupazionale, esprimiamo forte preoccupazione per lo stallo in cui versa questo percorso. Non riusciamo a capire perché dopo tutto questo tempo non si sia ancora riusciti a raggiungere un’intesa. Noi pensiamo di aver fatto la nostra parte, in particolare: abbiamo avanzato la nostra proposta scritta; abbiamo coinvolto esperti di calibro nazionale che hanno maturato importanti esperienze positive su protocolli tra aziende del cemento e cittadini come l’ingegner Roberto Carrara; abbiamo chiesto e ottenuto numerosi incontri alla presenza del sindaco e del vicesindaco con i rappresentati delle aziende; abbiamo incontrato i consiglieri comunali. A questo punto ci chiediamo cos’altro occorra fare per produrre qualche passo in avanti. Nei tavoli di confronto abbiamo ottenuto aperture da parte delle aziende, che si sono rese disponibili a sottoscrivere il protocollo d’intesa con integrazioni rispetto alla proposta iniziale. Integrazioni a nostro avviso del tutto legittime, come la richiesta all’Amministrazione Comunale del ritiro del ricorso al Tar contro l’autorizzazione a sostituire il combustibile pete coke con Css combustibile. Le aziende hanno dimostrato di credere nel percorso perché si sono rese disponibili a investire risorse sugli impianti di Gubbio per migliorare le performance ambientali, garantendo così di fatto sia l’occupazione che il miglioramento dell’ambiente. Da ultimo, la comunicazione in trattiva di Colacem di investire in un filtro ibrido di ultima generazione che rappresenta la miglior tecnologia sul mercato. Rimane la disponibilità delle aziende a partecipare al tavolo di confronto permanente da noi proposto per determinare la de-carbonizzazione del settore a Gubbio, in ottica sperimentale, coinvolgendo il mondo della ricerca, come la disponibilità a svolgere attività di monitoraggio continuo fornendo i dati delle emissioni. Per noi queste aperture rappresentano risultati che vanno nell’ottica di una giusta integrazione tra ambiente, tutela della salute e tutela dei posti di lavoro. Siamo convinti infatti che occorre chiudere con la fase liberista dove il mercato determina i processi e tornare ad affermare un nuovo protagonismo delle Istituzioni pubbliche in economia. Il protocollo rimane per noi una grande opportunità per la città. Una grande occasione per praticare la democrazia attivando un tavolo di confronto permanente per permettere ai cittadini di partecipare ai processi decisionali e condividere dati scientifici e notizie reali contro le fake news. E soprattutto una grande occasione per portare avanti scelte di sostenibilità ambientale rispondendo ai bisogni di sicurezza dei cittadini che chiedono garanzie sulla propria salute. Questa sarebbe anche l’occasione per andare a bussare alle porte della Regione e quelle del Governo, tutti insieme (sindacati e aziende) chiedendo finanziamenti del Pnrr e della programmazione comunitaria 2021-2027 su progetti coerenti con le strategie del Next Generation EU, creando nuove opportunità di lavoro sostenibile, soprattutto in un territorio che ha fortemente bisogno di riposte occupazionali. Come Fillea-Cigil vogliamo ancora credere sulla possibilità di terminare il lavoro che abbiamo svolto insieme all’amministrazione comunale ed alle aziende del cemento e alle altre organizzazioni sindacali ed annunciamo una nuova richiesta incontro che coinvolga anche la Giunta regionale”.