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Il Patto Avanti apre un “tavolo” dopo la batosta elettorale di giugno 2024: la politica da “falegnameria” non si ferma mai

Quando c’è da discutere, organizzare, manovrare e provare a prendersi o riprendersi qualcosa, ecco rispuntare i famigerati “tavoli” che hanno fatto diventare come una falegnameria.

In una nota si evidenzia che “a un anno dalla nascita del cosiddetto Patto Avanti, celebrata poche sere fa a Terni, i rappresentanti eugubini di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Psi annunciano l’istituzione di un tavolo permanente a Gubbio. Questo spazio sarà dedicato al dialogo e al confronto tra tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori e negli obiettivi del campo progressista. In Umbria il Patto Avanti ha intrapreso un percorso significativo, che ha portato a una nuova visione per la Regione. Un patto che mette al centro la tutela della sanità pubblica, la difesa dei beni comuni, la transizione ecologica e digitale, con un unico obiettivo prioritario: le cittadine e i cittadini. I punti centrali dell’iniziativa annunciata per Gubbio includono un lavoro serio e rigoroso di opposizione all’Amministrazione Fiorucci; l’organizzazione di eventi e iniziative rivolte alla cittadinanza per affrontare i temi cruciali per la città di Gubbio; una collaborazione stretta e costante con la Giunta Regionale per garantire un dialogo efficace e azioni condivise. Inoltre, i partecipanti al tavolo si impegnano a promuovere un Patto che dia voce alle forze politiche attualmente escluse dalla rappresentanza in Consiglio Comunale, offrendo loro l’opportunità di presentare istanze e mozioni in un contesto inclusivo e costruttivo”.

Vanno a rimorchio il Movimento 5 Stelle, che dopo aver bollato per lunghi anni i partiti tradizionali come la “rovina” adesso sono saliti sul carro che a Gubbio è senza ruote e a Perugia accontenta qualcuno con qualche strapuntino, e i soliti socialisti che hanno tradito Bettino Craxi alleandosi con i carnefici del leader esiliato ad Hammamet in Tunisia. Il Pd insiste con le manovre per fagocitare gli alleati minori (i cosiddetti cespugli) ai quali dispensa le briciole del potere quando l’ottiene.