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Il vescovo Luciano Paolucci Bedini entra nella campagna elettorale con l’appello ad andare a votare: “C’è bisogno ritrovare coesione e dialogo”

Il vescovo Luciano Paolucci Bedini

Il vescovo Luciano Paolucci Bedini entra nella campagna elettorale in vista del ballottaggio rivolgendo anche un appello per recarsi alle urne.

“Carissimi eugubini, siamo arrivati al ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco della nostra comunità, e dopo il duro confronto elettorale che ha creato non pochi contrasti sociali e politici, è quanto mai auspicabile e necessario riscoprire i valori dell’unità e della partecipazione. Ogni cittadino, e in particolare ogni cristiano, sa che è una sua responsabilità fondamentale esercitare il diritto di voto. Votare non è solo un dovere civico, ma un atto di amore e di servizio verso la comunità. È un’opportunità per contribuire attivamente alla costruzione di una società più giusta, più solidale e più armoniosa. Anche la nostra città ha bisogno di ritrovare coesione e dialogo attorno alle questioni più importanti. Il nostro nuovo Sindaco, che uscirà dal verdetto delle urne del ballottaggio, dovrà essere capace di superare i personalismi e gli interessi di parte, lavorando per il bene comune e ponendo sempre la politica al servizio dei cittadini. Nei giorni passati sono stato a Lourdes per accompagnare il treno dei malati che vi si recavano in pellegrinaggio. Ho notato che pur essendo tanti e tanto diversi tra noi, con sguardi e competenze varie, una cosa continuamente ha permesso un cammino comune e la custodia della comunità: tutti erano a servizio degli altri, dei più fragili innanzitutto, del bene di ciascuno e di tutti. Mi è sembrata un’immagine limpida e profonda di convivenza in un contesto ampio e ricco di molteplicità com’è quello della nostra città e del nostro territorio. In questo cammino, sicuramente sappiamo di poterci ispirare alla luminosa testimonianza di amore del nostro grande vescovo, patrono e protettore sant’Ubaldo, per la sua amata Gubbio. Nella sua vita è forte l’impegno di promozione della pace e della riconciliazione, valori di cui anche oggi, tra noi, abbiamo un grande bisogno. Il suo prezioso insegnamento ci ricorda che solo attraverso l’ascolto reciproco e la collaborazione autentica possiamo costruire una comunità forte e coesa. Il suo esempio ci inviti ad alzare lo sguardo per andare oltre le diversità, perché non diventino divisioni, e a valorizzare le risorse di tanti per lavorare insieme a favore del bene di tutti, a partire dai più bisognosi”.