Associazioni e comitati ambientalisti rilanciano il no al combustibile da rifiuti nelle cementerie. Barbetti e Colacem hanno chiesto, il 25 maggio scorso, una modifica non sostanziale all’Autorizzazione integrata ambientale per poter bruciare il Combustibile solido secondario (Css) “che abbia cessato la qualifica di rifiuto”. Per entrambe le istanze la Regione ha risposto che “i progetti dovranno essere preventivamente sottoposti a verifica di assoggettabilità della Valutazione di impatto ambientale e che i termini del procedimento decorreranno dalla conclusione di quest’ultima”. Per questo servono 90 giorni. In un’interrogazione in Consiglio Regionale l’assessore all’Ambiente, Roberto Morroni, ha spiegato come le richieste delle cementerie di Gubbio siano legittime.
Si stanno inserendo le polemiche di dieci comitati ambientalisti. “Morroni – scrivono – ha affermato con molto calore, che non si può ostacolare una richiesta legittima fatta dalle aziende, senza ledere i loro interessi. Come Comitati che ci siamo sempre battuti sul territorio a tutela di salute e ambiente, dimostrando più volte di avere ragione, contrariamente a chi ci rappresenta e dovrebbe fare le nostre veci, ci uniamo al reclamo della nostra concittadina assisana Gigliola Santarelli”.
Santarelli, in una lettera rivolta a Morroni – pubblicata sul sito ambientalista latramontanaperugia.it – chiede di sapere “cosa intende l’assessore quando dice: bruciare Css. Di cosa si tratta concretamente? O ce lo spiegherà il Comitato tecnico scientifico che verrà nominato per fotografare la situazione attuale?”.
L’autorità dei rifiuti (Auri) ha affidato ieri la redazione del Piano d’Ambito a Labelab Srl, che ha sede a Ravenna, in qualità di mandataria, e Paragon Business Advisory di Zola Pedrosa (Bologna), avvocato Lidia Flocco del Foro di Roma e Sgi Ingegneria (Ferrara) in qualità di mandanti. La base d’asta era di 180mila euro. La Regione intanto ha avviato la composizione del comitato scientifico per il nuovo piano rifiuti. Anche qui i comitati chiedono di superare la chiusura del ciclo con differenziata e riciclo con l’unico obiettivo di contrastare l’incenerimento.
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