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Ispettori del lavoro di nuovo a palazzo Pretorio: la Gubbio Cultura e gli ascensori tolgono il sonno alla Giunta Fiorucci

Gli ascensori che collegano con piazza Grande

Si sono presentati nuovamente a palazzo Pretorio gli ispettori del lavoro che stanno approfondendo i metodi di assunzione e la gestione del personale della Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, società di proprietà del Comune che è l’unico socio con l’intero capitale. Gli ispettori, che ormai sono di casa negli uffici comunali eugubini, stanno vagliando da mesi le posizioni del personale con un’attenzione particolare verso i tre addetti al servizio degli ascensori pubblici di collegamento tra via Baldassini e piazza Grande e da via XX Settembre agli orti della cattedrale.

I tre addetti sono trattati come veri e propri dipendenti sebbene siano in attività con partita Iva, peraltro con rapporto che sarebbe esclusivo secondo quanto trapela. C’è poi un quarto addetto al servizio, ovvero una signora che vi è stata collocata dopo aver vinto il contenzioso legale quando venne licenziata, sebbene fosse a tempo indeterminato, perché la società comunale aveva perso l’appalto dei parcheggi a pagamento passato alla Sis Srl di Corciano (il giudice ne ha disposto la riassunzione a tempo indeterminato respingendo il licenziamento e la società l’ha dirottata agli ascensori).

Questa indagine tiene in forte apprensione la Giunta Fiorucci che si ritrova per le mani una faccenda scottante, con l’intenzione di andare avanti mantenendo questa società partecipata sebbene abbia portato nel tempo alle amministrazioni comunali più grane che benefici, al di là dell’essere strumento per la gestione dei servizi più disparati (dai musei alla farmacia fino alla scuola di musica e gli ascensori) con le assunzioni senza concorso pubblico per titoli ed esami. Il sindaco Fiorucci ha confermato a suo tempo in consiglio comunale l’indagine. A palazzo Pretorio c’è chi teme che dall’Ispettorato del lavoro di Perugia possa arrivare una fortissima sanzione economica con altre prescrizioni, oltre alla prevedibile reazione degli addetti trattati da dipendenti, con turnazioni e orari prestabiliti dal datore di lavoro, sebbene non lo siano e che sarebbero pronti a valutare ricorsi legali con la possibilità di ulteriori ricadute economiche sulla stessa Gubbio Cultura e Multiservizi.

La posizione dei tre addetti al servizio risulta un intrigo ancora più complesso perché in un periodo sarebbero stati assunti per poi passare a partita Iva con tempistiche misteriose che gli ispettori del lavoro sarebbero impegnati ad approfondire. Sulla società partecipata ci sono stati svariati esposti, compresi quelli di Filippo Farneti quando era consigliere comunale di minoranza (si era candidato a sindaco nel 2019) e aveva tuonato fortemente contro i sistemi di gestione rivolgendosi più volte alla magistratura. Farneti oggi è assessore al Bilancio con il sindaco Vittorio Fiorucci e in questi mesi, dall’insediamento della giunta a metà luglio, non ha ritenuto per il momento di toccare alcunché della partecipata, mantenendo in carica anche l’amministratore unico Paolo Rocchi, incaricato con nomina fiduciaria dall’ex sindaco Stirati.