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La destra eugubina ha proposto il minuto di silenzio per Papa Francesco, dopo aver rifiutato il Crocefisso in sala Consiliare, e la sinistra si accoda: contraddizioni e ipocrisia sullo Stato laico

L'aula consiliare di palazzo Pretorio sede del Comune

In apertura della seduta del Consiglio Comunale, questa mattina (martedì 29 aprile) il consigliere Sara Rinaldini di Fratelli d’Italia ha proposto un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco. Il presidente dell’assemblea, Mattia Martinelli, ha fatto presente che analoga richiesta era stata avanzata da Sandro Manca di Gubbio Civica.

L’aula ha accolto la richiesta ed è stato osservato un minuto di silenzio, quella stessa aula che a larga maggioranza, partendo proprio dalla destra, ha rigettato la proposta di collocare il Crocefisso in sala Consiliare sbandierando lo Stato laico, fino a raccogliere consensi anche nella sinistra che del resto sulla religione non può dimenticare le proprie radici marxiste.

Le contraddizioni della maggioranza del sindaco Vittorio Fiorucci, nelle dichiarazioni e nei comportamenti, sono fin troppo evidenti e la morte di un papa rivela tutta l’ipocrisia di chi in politica adotta troppo spesso due pesi due misure, senza provare neanche un po’ di pudore, come ha fatto questa mattina la destra eugubina, a cui si è accodata la sinistra sempre opportunista e capace di tutto e il contrario di tutto.

I sessantottini progressisti e contestatari avevano lo slogan “Cristo sì, Chiesa no”. Era espressione di chi voleva affermare un rapporto diretto con la figura di Gesù Cristo, rifiutando però l’autorità, la struttura gerarchica e la dottrina della Chiesa istituzionale, vista come oppressiva o compromessa con il potere. Oggi in Consiglio Comunale la Rinaldini ha praticamente affermato il principio “Cristo no, Chiesa sì”, dando espressione del più radicale clericalismo con un omaggio agli uomini di Chiesa, ma solo di quelli politicamente corretti.

Vale, infine, ricordare che il Crocefisso è presente anche in talune scuole eugubine e che ieri, su circolare del ministro dell’Istruzione, è stato osservato un minuto di silenzio durante le ore di lezione. Lo Stato laico è tanto al chilo.