Rimani aggiornato su tutti gli eventi di Gubbio!

La morte di Renzo Casagrande: i funerali a San Pietro e camera ardente nella chiesa dei Neri

Renzo Casagrande

Si svolgeranno domani (mercoledì 19 febbraio), alle ore 14:30 nella chiesa di San Pietro, i funerali di Renzo Casagrande, morto domenica scorsa (16 febbraio) in seguito a un incidente alla guida dello spazzaneve in cui scendendo dal monte Cucco sulla strada panoramica provinciale di Val di Ranco a Sigillo. La salma in serata verso le ore 20 raggiungerà da Perugia la chiesa dei Neri dov’è allestita la  camera ardente.

LA DINAMICA. Per Renzo Casagrande rimuovere la neve per liberare le strade era praticamente un intervento di routine, come ne faceva tanti nell’appalto con la Provincia dopo essere stato dipendente del Comune di Gubbio. Qualcosa però è andato storto all’improvviso, con gli accertamenti in corso e l’esame autoptico disposto all’ospedale di Perugia, quando il quarantacinquenne scendendo dalla strada provinciale panoramica di Val di Ranco, a un chilometro e mezzo dalla fine della discesa verso l’abitato, ha percorso – a quanto sembra – circa 130 metri fino a piombare contro un guard rail finendo in un dirupo per una sessantina di metri. Non c’era più la neve sul mezzo che nei chilometri più a monte aveva liberato la strada in salita. Un uomo di Fabriano ha dato l’allarme verso le ore 16, immaginando che fosse accaduto qualcosa nell’accorgersi della barriera di protezione abbattuta, e a quel punto sono scattati i soccorsi anche se per Renzo Casagrande non c’era niente da fare dopo le ricerche in uno scenario da tregenda. Potrebbe averlo tradito un malore, anche perché negli ultimi tempi – come raccontano gli amici – aveva frequenti picchi alti della pressione e nelle scorse settimane sotto Natale non era stato granché bene. Non si esclude come possibile causa neanche un guasto del mezzo oppure una lastra di ghiaccio sulla strada, pur se la versione del malore sta prendendo il sopravvento dalle ore successive l’accaduto.

IL CORDOGLIO. Nella frazione di San Marco, alle porte della città verso est, l’uomo viveva con la moglie e i due figli. Per l’individuazione del corpo e il recupero sono intervenuti i vigili del fuoco di Gaifana che hanno anche utilizzato un drone prima di intraprendere la discesa nel dirupo per recuperare la salma, con la presenza dei carabinieri della stazione di Sigillo, la polizia locale e l’elisoccorso, sotto il coordinamento del sindaco Fugnanesi. Sono arrivati la moglie e il suocero di Renzo Casagrande con la speranza di trovarlo vivo e scoppiando in lacrime disperate quando gli è stato detto che era stato ritrovato nel dirupo privo di vita dopo aver divelto il guard rail e aver sradicato piante. Le testimonianze di cordoglio si sono manifestate, con una forte partecipazione emotiva nel parlare di tragedia immane, anche sui social. Ha postato la sua foto, con un pensiero speciale, la sezione eugubina dell’associazione nazionale carabinieri, con il presidente Giampiero Giurelli, che hanno espresso i sentimenti di vicinanza alla famiglia ricordando che la vittima era un socio. Un ricordo è venuto anche dalla Famiglia dei Santantoniari che parla di «tristezza, vuoto e dolore».