Si torna a parlare di Alessia Tasso, consigliere comunale di minoranza dopo la sconfitta elettorale del 2024 per la guida del Comune di Gubbio. Sono diventate fantasma le sue dimissioni dal Consiglio Comunale, prospettate per metà marzo e mai formalizzate.
Voci di corridoio indicano ora il prossimo luglio come scadenza perché le dimissioni sarebbero strettamente legate a incarichi di tipo professionale. Un rebus, tenuto conto che non eventuali incompatibilità sarebbero tutte da verificare. Fatto sta che Alessia Tasso le ha rinviate continuamente sebbene annunciate ufficialmente, dopo le anticipazioni di vivogubbio.com, anche in occasione di un’assemblea degli iscritti eugubini del Pd.
Ora Tasso viene data come attivamente impegnata, in prima linea, nel congresso regionale del Pd che registra, come da consolidata tradizione, una guerra interna senza esclusione di colpi. Tasso sarebbe pronta a candidarsi tra i potenziali delegati all’assemblea regionale degli iscritti del Pd umbro nel gruppo attorno a Sandro Pasquali, il sindaco di Passignano sul Trasimeno che ambisce a diventare nuovo segretario del partito al posto dell’attuale segretario piddino, assessore e consigliere regionale. Ormai la somma degli incarichi è una costante anche nei partiti di sinistra accumulando stipendi, gettoni e benefit di ogni genere alla faccia dei cittadini. Con Tasso ci sarebbero anche Marco Cardile, Raffaello Di Benedetto e il sindacalista della Cgil, Gianni Fiorucci, dovendo verificare eventualmente la compatibilità con il ruolo sindacale e quello politico.
A Gubbio si prepara anche un fronte a sostegno invece dell’ex parlamentare Carlo Emanuele Trappolino, che contenderà a Pasquali la segreteria, e avrebbe come riferimento Giovanni Manca.
Un altro incastro di nomi, nomine e ambizioni per cercare posizioni di potere politico distante dalle problematiche dei cittadini.
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