Le mani della politica umbra sulla scuola, con le scelte dissennate della nuova Giunta Regionale guidata dall’ingegnere Stefania Proietti, senza assessori competenti in materia. Le “marchette” si riconoscono facilmente.
La nuova mappa dell’offerta formativa riserva all’ istituto “Cassata-Gattapone” di Gubbio, l’istituzione su richiesta del corso serale per adulti di secondo livello per l’indirizzo Produzioni industriali e artigianali per il Made in Italy-Moda in sostituzione dell’indirizzo Turismo. In questo caso la scelta ha una logica, al di là di non valutare fino in fondo il numero di iscrizioni di ciascun istituto per fare scelte razionali.
Lo scandalo è la concessione al liceo “Da Vinci” di Umbertide del nuovo indirizzo Scientifico Sportivo in deroga alle normative nazionali. Sulla decisione c’era stata l’iniziale posizione contraria al tavolo tecnico-politico del dirigente scolastico regionale Sergio Repetto, dato in partenza nel giro di qualche mese, che ha richiamato le normative nazionali per poi esprimere parere favorevole come riportato dalla delibera della Regione Umbria. Incoerenza allo stato puro.
Strano che il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale è sempre stato molto rigido sulle concessioni rispetto alle normative nazionali, tanto da negare più di una classe agli indirizzi Scientifico Sportivo di Gubbio al liceo “Giuseppe Mazzatinti” e a Foligno al “Guglielmo Marconi”, facendo proprio riferimento a quanto previsto (cioè una sola classe) anche se in altre parti d’Italia ci sono deroghe sul numero di classi. Stavolta il dottor Repetto ha dapprima rivendicato la norma sugli indirizzi Scientifico Sportivo che devono essere uno per ogni provincia (in Umbria c’è già una deroga per Gubbio, concessa nel 2014, come del resto in altre parti d’Italia) e poi ha espresso parere favorevole dopo essersi sentito dire al tavolo tecnico-politico che le scelte le fa la politica e non i tecnici.
Non ha alcun senso il paragone con la presenza di tre indirizzi Scientifico a Gubbio, Gualdo Tadino e Umbertide perché non esistono norme che ne regolamentano il numero, mentre nel caso dello Scientifico Sportivo ci sono normative che l’Ufficio scolastico regionale interpreta a seconda dei casi, piegandosi evidentemente ai voleri della politica che sembra apparire “marchettara” non facendo valutazioni d’area (avrebbe avuto più senso un eventuale quarto indirizzo a Perugia o Città di Castello) ma di convenienza dettata da chissà quali eventuali rapporti e vicende.
ma lessate gi.. con i collegamenti meravigliosi che ci sono tra umbertide e gubbio era logico che gli studenti di umbertide, o te attoli e città di castello andassero a gubbio…ma er favore. dovrebbero stare in giro l’intera giornata…poi a voi che vi frega se l’hanno dato ad umbertide ,( che lo stava chiedendo da 7 anni) o a città di castello? gli studenti della valle del Tevere a gubbio non ci vengono…invece di stare a piangere, pensate al fatto che non avete voluto la riattivazione della ferrovia appennino centrale perché ” portava gentaccia “…avete voluto l’isolamento ed adesso ne pagate le conseguenze…..e lo dicevo uno che ha la famiglia originaria di gubbio è che vorrebbe pure comprare casa li
Basta che si fa un giretto su via dei Consoli e poco prima di arrivare alla fontana del Bargello la trova una casa in vendita, risolto il suo problema 👍