Manifesti che tappezzano la città con la solita storia dei cementifici tra dati e commenti dopo i controlli quotidiani di Arpa Umbria e in aggiunta uno studio commissionato dal Comune all’università La Sapienza di Roma e al Cnr, costato 173mila euro con segnalazioni alla Corte dei Conti dell’Umbria sulle continue spese per correre dietro ai comitati ambientalisti e al consenso elettorale.
Sulla qualità dell’aria viene confermato quanto rileva ogni giorno Arpa Umbria, soggetto pubblicato finanziato con le tasse dei cittadini e anche dalle stesse cementerie come a suo tempo espressamente voluto dall’allora sindaco Orfeo Goracci.
I nuovi manifesti, sul tenore di altri precedenti con toni sempre aspri, sono stati collocati proprio a ridosso del ponte di Ognissanti con le iniziative legate tradizionalmente al tartufo e la novità di quest’anno dei Secondi d’Italia.
I politici si dividono tra quelli che applaudono, sempre a caccia di consensi in chiave elettorale soprattutto adesso nella marcia di avvicinamento alle elezioni comunali del giugno 2024, e quelli che scelgono il silenzio senza neanche porsi il problema di un eventuale procurato allarme e danno d’immagine che potrebbe essere quanto meno segnalato agli organi preposti.
Ancora una volta la classe politica eugubina si dimostra incline alla convenienza dei voti più che all’interesse collettivo e all’immagine della città già pesantemente condizionata da grossi problemi come l’isolamento viario persistente.
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