Michele Sarli, eletto segretario del Pd di Gubbio con oltre il 62 per cento delle preferenze, ha sottolineato il risultato positivo del circolo di Gubbio in termini di partecipazione al voto a questo congresso, un risultato che si attesta tra i migliori nella provincia di Perugia anche se 170 votanti sono pochi, specialmente se rapportati ai 260 tesserati.
Nel gruppo Sarli ci sono due “soci fondatori” dei LeD come Alessia e Claudio Tasso, l’ex vicesindaco di Filippo Mario Stirati che l’ha scaricata e lo zio già coordinatore e ideologo del movimento che dopo 10 anni ha fatto un flop clamoroso l’anno scorso contribuendo in modo determinante a consegnare Gubbio alla destra di Vittorio Fiorucci (anche se di fatto di destra ha ben poco) dopo 78 anni.
Risultato modesto per Gianni Fabbretti che ha avuto, all’atto pratico, poca spinta dal pacchetto di tessere che portava in dotazione Giovanni Manca e dall’effetto Ubaldo Casoli che voleva portare il Pd verso Leonardo Nafissi, più volte in passato impegnato a mettere le mani sul partito senza al momento esserci riuscito.
“Con questa straordinaria partecipazione democratica – ha commentato Sarli – abbiamo rimesso il Pd in carreggiata con il contributo di tutti gli iscritti che sono venuti a votare. Per questo ringrazio tutti, sia chi ha votato per la nostra mozione che per l’altra. Il confronto ed il voto, quando servono per contribuire a crescere insieme, sono sempre elementi positivi. Ora subito a lavorare per rimettere in piedi il partito, troppo a lungo assente dal dibattito cittadino. A livello locale occorre ridare agibilità anche fisica alle attività di partito, per questo inizieremo a ragionare sull’organizzazione di iniziative centrate su tematiche care al mondo progressista, lavoro, inclusione e pace solo per citarne alcune. Da un punto di vista organizzativo pensiamo ad un partito strutturato, ricostruendo spazi di partecipazione come la Conferenza delle donne democratiche e il Circolo dei giovani democratici, per accogliere sempre più persone che vogliono offrire il proprio contributo. Contiamo molto sul lavoro dei giovani per rigenerare una nuova classe dirigente del Pd, molti dei quali sono stati eletti nelle nostre liste segnando già una prima importante svolta verso il rinnovamento del nostro partito. Ci impegneremo insieme a loro ed alle tante persone che vorranno entrare, trovando finalmente le porte aperte, per costruire un progetto per la nostra città, basato su innovazione, opportunità, integrazione e sostenibilità sociale ed ambientale. Questo lavoro porterà anche alla selezione di candidature da proporre a tutti i livelli, basate su merito e competenze, per un progetto di Umbria multicentrica che riscopra un nuovo protagonismo delle aree interne come la nostra, aree che non dovranno mai più essere trascurate”.
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