Se ne parla da mesi, si sono spesi soldi pubblici per accontentare i comitati ambientalisti e la fetta di elettorato tradizionalmente serbatoio inesauribile dell’estrema sinistra, e si attendono i risultati piano di monitoraggio dell’aria nel dibattito sull’attività delle due cementerie eugubine commissionato per la collaborazione dell’università La Sapienza di Roma e il Cnr mediante l’installazione di venti centraline di rilevazione del particolato atmosferico.
Ci sono voci incontrollate sull’esito di questo rilevamento, peraltro ritenuto da taluni settori sperimentale e dunque non a prova scientifica assoluta. Il gruppo consiliare della Lega, con Michele Carini e Sabina Venturi, ricorda in una nota che nel 2021 l’Amministrazione Comunale “ha dato il via a uno studio che impegna la comunità eugubina per un importo di 173.760 euro. In più occasioni il sindaco Filippo Mario Stirati ha annunciato che i primi risultati dello studio sarebbero stati restituiti a breve, ma a oggi siamo ancora in attesa di conoscerli. Per questo motivo presenteremo una interpellanza per sapere se sono disponibili i primi dati del piano di monitoraggio dell’aria nella conca eugubina, come più volte annunciati da Stirati, e che tipo di informazioni sono state rilasciate dalle prime rilevazioni”.
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