C’ha pensato il Governo Draghi a porre fine alla telenovela della possibile edizione straordinaria 2021 della Festa dei Ceri. Prorogando lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre 2021, e quindi includendo tutte le misure sul distanziamento attualmente in vigore, il Governo ha di fatto messo la parola fine su un tema che ha animato il dibattito cittadino soprattutto nella prima parte dell’estate. Perché già da qualche settimana ormai si era capito che le possibilità di organizzare una Festa dei Ceri il prossimo 11 settembre erano pressoché nulle, rese ora ufficiali anche dalla comunicazione del Comune di Gubbio che ha recepito la direttiva ministeriale, agendo di conseguenza. “Il Governo – spiega il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati – per tutelare la salute della collettività ha prorogato lo stato di emergenza, e, pur introducendo il green pass, ha confermato il distanziamento sociale. In questo contesto normativo, come primo cittadino e responsabile della sicurezza pubblica ma anche come eugubino e ceraiolo, credo sia un obbligo morale evitare situazioni pericolose e innaturali, legate a un’eventuale Festa dei Ceri in una data straordinaria. Nel corso delle riunioni svolte con le componenti ceraiole, i capitani e i capodieci, è da subito emerso che la Festa dei Ceri è un’espressione libera e gioiosa di una profonda devozione comunitaria e pertanto non può prevedere condizioni che limitino l’assembramento, il dinamismo e la spontaneità di bambini, anziani, ceraioli e ceraiole. Resta per me una ferita aperta e dolorosa – prosegue Stirati – non dare seguito all’espressione dei numerosi eugubini che con forza e responsabilità hanno chiesto di monitorare e valutare sino all’ultimo possibilità concrete per una festa straordinaria a Settembre. Se a Giugno le speranze di un contesto pandemico in miglioramento erano concrete, ora il quadro normativo adottato in questi giorni costringe a un nuovo atto di responsabilità della comunità eugubina. La rinuncia in maniera definitiva alla Festa dei Ceri per il 2021 si affianca ad altri contesti simili a Gubbio quali Siena, Viterbo Sassari, ecc. Pur nel prendere atto dell’impossibilità di pensare a date straordinarie per la Festa dei Ceri del 2021 – aggiunge il sindaco – garantisco da subito e sin da oggi che verrà intrapreso un confronto ancora più serrato con le componenti ceraiole, i capitani e i capodieci e con l’intera comunità. E’ mia intenzione infatti lavorare insieme guardando al maggio 2022, volendo ad ogni costo esorcizzare una terza rinuncia consecutiva al rito festivo in onore di S. Ubaldo e partendo con forte anticipo, così da valutare tutte le esigenze e indicazioni”
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