Il Gubbio si gode la qualificazione ai playoff con quattro giornate d’anticipo e 55 punti che valgono il quinto posto in classifica. Due qualificazioni consecutive agli spareggi per la Serie B accendono il presidente Sauro Notari.
Cosa le suscita il traguardo raggiunto?
“Stiamo facendo un bel percorso, escludendo il periodo no. Tirando le somme, a oggi è un cammino positivo. Ancora abbiamo quattro partite e possiamo arrivare al quarto posto, se ci riesce sarebbe eccezionale. Due qualificazioni consecutive le abbiamo conquistate con merito, siamo protagonisti e contiamo di migliorare rispetto alla stagione scorsa. Speriamo di entrare nella fase nazionale”.
Hai mai perso la fiducia?
“Impossibile, anche nei momenti delicati non ho mai messo in discussione Piero Braglia pur sentendo dire cose diverse. Abbiamo cominciato insieme e ho creduto in questo allenatore”.
Ci pensa al futuro?
“Essendo in questa posizione voglio vedere come finisce l’annata, la considero un’avventura con tanti punti che non sono mai stati fatti. Già questo ha un valore. Abbiamo dietro quindici squadre e alcune di importanza superiore come bacino d’utenza e storia. Mi rende orgoglioso e fa piacere”.
Quanto vale Arena adesso?
“C’era la possibilità di cederlo, ho deciso da solo di trattenerlo prendendomi responsabilità e rischi. Qualcuno mi ha detto che ero matto. Vedremo le prospettive. Lui sta bene e poi valuteremo, anche contro il San Donato Tavarnelle ha calciato una punizione straordinaria e un assolo che se portava il gol avrebbe fatto scalpore. Ha degli spunti incredibili. Lui ha un altro anno di contratto, però capisco che se ci sono le condizioni è giusto trattare le condizioni per il futuro del ragazzo e naturalmente per noi”.
Quali i meriti di Mignemi?
“Ho creduto sempre nei giovani con la voglia di fare e lui aveva tutto questo. Mi ha convinto. Separarmi da Torrente mi è dispiaciuto, dopo aver fatto tutto il possibile per trattenerlo, e Mignemi si era meritato la conferma sul campo. Per il futuro parleremo, ora penso a chiudere al meglio. Bisogna valutare tante cose, se ne riparlerà più avanti”.
Braglia resterà?
“Io con il mister m’intendo, ci diciamo le cose in faccia. Ci assomigliamo, abbiamo un rapporto aperto. Anche con lui aspetto, sebbene abbia un altro anno di contratto. Ci confronteremo per una nuova impostazione”.
Farà qualcosa per trattenere i giovani?
“Bonini, Spina e Di Stefano hanno risposto sul campo e sarebbe bello trattenerli. Vorrei ritoccare l’organico per rinforzarlo e non stravolgerlo”.
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