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Notari: “Pensiamo a fare meglio che si può e al futuro. Voglio ripartire da Fontana. Una fesseria l’accusa di razzismo. Il Comune ci dica cosa vuol fare sullo stadio”

Sauro Notari, presidente del Gubbio (foto da Facebook - As Gubbio 1910)

Sette punti in tre partite hanno lanciato il Gubbio a quota 41 punti in corsa per i playoff senza più doversi guardare le spalle dopo il colpo grosso al “Neri”. Il presidente Sauro Notari in un’intervista al Messaggero edizione Umbria di oggi (lunedì 17 marzo) ha parlato della classifica, la squadra, le prospettive e lo stadio.

A Rimini bravi e anche fortunati?

“Più bravi. Il portiere ha fatto tre belle parate ma è stato preso per quello. Si vede che la squadra ha acquisito un’altra identità, sta crescendo. A tratti mi sono divertito, ero in panchina”.

Iaccarino 2 gol decisivi contro Pianese e in Romagna: il talento si vede?

“Per prenderlo ricordo la notte agli ultimi minuti del mercato quando Conte voleva tenerlo a Napoli. Poi ce l’hanno dato e adesso farò in tutti i modi per averlo con noi anche la prossima stagione. Ha una marcia in più, è bravo come giocatore e come ragazzo. Penso che scalerà, lo merita. È classe 2003, ha tutto il tempo per crescere”.

Il portiere Venturi, superlativo sabato scorso, è un valore aggiunto?

“Ha avuto anche lui qualche momento così così, ma se uno tira le somme due più due fa quattro e mezzo. Anche a Rimini è stato decisivo e ci sta per fare questo. Non abbiamo sbagliato il ruolo e nel complesso penso che la squadra abbia un valore”.

Ora si può parlare apertamente di playoff?

«Il primo obiettivo è stato raggiunto perché mantenere la categoria è sempre prioritario, per il resto quel che viene è tutto di guadagnato. Il mister è convinto di quello che sta facendo, dice che siamo da playoff. Ben vengano, mentre penso a gettare le basi per la prossima stagione. Fontana ha il contratto fino al 2026, ci ho creduto quando l’ho preso e ci credo adesso. Poi a fine stagione si vedrà, la mia volontà è ripartire da lui”.

Come giudica oggi la stagione rossoblù?

“La giudico positivamente, ma potevamo fare qualcosa di meglio sul mercato, specialmente a gennaio quando è stato fatto poco o niente. Sta facendo bene Spina che ho rivoluto fortemente e che abbiamo fatto bene a riprendere in via definitiva. Siamo partiti per fare un campionato tranquillo e non per il vertice. Ho sempre pensato alla salvezza e poi a giocarci eventualmente un posto nei playoff. Del resto, sono salite in B squadre che non ci pensavano e tutto può succedere”.

Su Di Massimo cosa le dicono medici e tecnici aspettando il rientro in campo dalla panchina?

“Mi dicono che sta recuperando definitivamente e adesso si lavora sul piano psicologico. Manca dal 25 agosto, va fatto rientrare con la mentalità giusta. Il mister è bravo e ci sta lavorando, come con Franchini che sta tornando: confido su Fontana che lavora bene anche fuori dal campo”.

Gli infortuni continuano a condizionare (Signorini e Tentardini gli ultimi della serie): che idea si è fatto?

“Ho paura che la preparazione iniziale sia stata condizionante perché non eravamo al completo. Non avevamo tutti a disposizione e ne abbiamo risentito. La squadra va costruita da fine campionato e non le ultime settimane del mercato. Paghiamo quello, ci ha condizionato parecchio. Con l’organico al completo avremmo avuto 5-6 punti in più».

Cosa pensa dell’accusa di discriminazione razziale fatta dal Pesaro a un giocatore rossoblù?

“Una grande fesseria, conosco il ragazzo. Quando si gioca possono venire fuori certe situazioni ma non esiste il razzismo. Noi ci siamo sempre adoperati su discorsi del genere, abbiamo avuto giocatori di colore che hanno sempre avuto un bel rapporto con la società e l’ambiente. Per me è una bolla di sapone, non mi aspetto provvedimenti”.

A giugno scadrà la convenzione per lo stadio e servono lavori determinanti per scongiurare il trasloco: a che punto siete con l’amministrazione comunale?

“Non ci dormo la notte, sto lavorando e martellando. Avremo un incontro, vedo che la stanno prendendo a rilento. Sono apprensivo, il ‘Barbetti’ ha bisogno di certi lavori. Bisogna capire dove si va a parare. Ci sono 4-5 soluzioni, ho chiesto al sindaco Fiorucci di vendere lo stadio. Dobbiamo mettere mani su manto erboso, impianto elettrico, anello idrico, servizi igienici per gli ospiti, lavanderia e copertura della tribuna. Lo vado dicendo da tanto: se il Comune non ha i soldi, posso pensarci io. Ma bisogna chiarirsi su gestione o proprietà”.