Una nuova scossa, stavolta più forte e localizzata come epicentro al di sotto della fascia montuosa dei cinque colli (zona Monte Foce), ha animato la mattinata degli eugubini. Secondo l’Istituto Nazionale di Vulcanologia, la scossa è stata di magnitudo 4.0, con una profondità di 10 km. Scossa avvertita in modo distinto da tutta la popolazione, a cui hanno fatto seguito diverse repliche, la più intensa delle quali circa un quarto d’ora più tardi intorno ai 3.2 di magnitudo. Ieri sera era stata registrata una scossa di 2.8.
In un 15 maggio già profondamente segnato dalla dolorosa rinuncia ai Ceri, la comunità eugubina si ritrova a fare i conti con uno sciame sismico di dimensioni piuttosto rilevanti, destinato peraltro a suscitare vasta eco a livello nazionale con conseguenti ricadute anche per l’avvio imminente della stagione turistica. Il tutto pensando anche all’eventualità di ciò che sarebbe potuto accadere qualora si fosse potuta svolgere la Festa dei Ceri, con tutte le problematiche del caso legate alla sicurezza.
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