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Parcometri di vecchia generazione e troppo impattanti: chiesta la sostituzione con i modelli che ormai sono ovunque

Uno dei vecchi parcometri disseminati per Gubbio

L’affare parcheggi, con incassi tra ticket e multe che fanno felici il Comune con la Giunta Fiorucci e il gestore, ha aperto anche un dibattito su aspetti particolari come i parcometri installati nei vari punti.

Sui social si è aperto un dibattito perché c’è chi osserva che i parcometri a Gubbio sono rimasti solo nella “più bella città medievale, più bella probabilmente ma medievale di sicuro”.

Si fa riferimento alle soluzioni alla EasyPark, che ormai – viene evidenziato – si trovano ovunque, anche nei paesini più sperduti. “Permettono di prevedere – si sottolinea – una sosta gratuita per i primi 15 minuti, ad esempio. tempo in genere sufficiente per il caffè o per tutte quelle piccole commissioni dove il parcheggio si paga mal volentieri, cosa che alla fine danneggia sia consumatori che esercenti. Inoltre, consentono di impostare una durata dinamica, direttamente dallo smartphone. In soldoni: pago la sosta effettiva e posso regolarla dalla app senza dovermi preoccupare di apporre un nuovo ticket in caso di necessità di prolungamento. chiaramente vale anche nel caso in cui la durata sia inferiore a quella prevista, consentendo di non dover buttare il denaro per un ticket prepagato. Evitano di avere sempre le tasche piene di monete o di effettuare complesse operazioni con la carta di credito, ammesso che venga accettata; la targa del veicolo è salvata nel profilo e non va digitata ogni volta; il biglietto cartaceo non serve più in quanto il vigile può controllare direttamente in digitale; la fine sosta include automaticamente le fasce orarie non a pagamento, come festivi o serali, e quindi posso impostarla la domenica con efficacia dal lunedì mattina. Insomma, non serve inventare nulla ma basta copiare”.