Il Partito Democratico di Gubbio ha aperto il suo nuovo corso con la prima assemblea, sebbene informale, degli iscritti nella nuova sede in via di Porta Romana. Si è ufficialmente chiusa una pagina di storia apertasi nel 1956 quando venne inaugurata la sede dell’allora Partito Comunista Italiano in piazza Oderisi alla presenza di Gian Carlo Pajetta, già parlamentare comunista. Il Pci-Pds-Ds-Pd è rimasto nel centro storico fino alla nuova sede aperta fuori le mura a Sant’Agostino (verrà inaugurata prossimamente concordando la data con i vertici nazionali e regionali del partito).
Il contratto di affitto è stato stipulato dal rappresentante legale e referente del congresso locale Marco Cardile, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, che ieri sera (martedì 4 febbraio) ha presieduto la prima assemblea informale degli iscritti, con la presenza del consigliere comunale Alessia Tasso, uscita dai LeD dopo la candidatura a sindaco, e l’ex sindaco Paolo Barboni, candidato alle ultime elezioni regionali, con un terzo dei circa 150 iscritti al 31 dicembre scorso, i cui elenchi saranno disponibili la prossima settimana per poi indire la prima assemblea ufficiale.
Il Pd ha superato la batosta elettorale, con la consegna di Gubbio alla destra dopo 78 anni, e la fase dei reggenti che ha provocato forti contrasti, per aprire il percorso verso il congresso eugubino che si prevede entro aprile per evitare il periodo a ridosso dei Ceri.
Dopo un avvio dei lavori assembleari a tinte forti per i contrasti, con un duro confronto tra alcuni ormai ex reggenti e l’altra componente del partito guidata da Cardile, Tasso e Barboni, i presenti hanno gettato le basi per impostare il futuro del partito.
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