I reggenti del Pd passano al contrattacco e la bufera attorno al partito non si placa: “Leggiamo con stupore e sgomento quanto scritto dal dimissionario commissario Massimiliano Presciutti. Non sappiamo bene a chi si riferisca quando lo stesso parla di pescare nel torbido e continuare a fare festa accusando qualcuno di pratiche contrarie ai principi della buona politica. Non vorremmo certo venire a scoprire nel tempo che in realtà la sua messa a servizio, motivo a suo dire per accettare il ruolo da commissario a Gubbio, nascondesse un maldestro
tentativo di perorare candidature regionali su commissione. Sarebbe imbarazzante scoprire che dietro un impegno di facciata, che peraltro ignorava la reggenza come primo interlocutore di partito, si nascondessero progetti che miravano a saccheggiare elettoralmente questo territorio a vantaggio, questi sì, dei soliti e torbidi registi. Ricordiamo al maldestro Presciutti che gli statuti non sono carta straccia ma basi essenziali che regolano la vita del partito, regole che mantengono lo stesso nei binari giusti di trasparenza e democrazia. Il nostro tentativo come reggenza è invece quello di interrogare il centrosinistra sulla possibilità di potersi presentare con credibilità e unità alle prossime regionali prescindendo da personalismi. Questo lo dobbiamo soprattutto alla comunità di centrosinistra eugubina già sofferente dopo il risultato delle ultime amministrative dopo le quali troppi sciacalli, senza addossarsi nessuna responsabilità della sconfitta, hanno pensato bene di infierire per portare avanti interessi politici che non sono mirati alla rappresentanza di questo territorio”.
Scusate, una domanda se è dato sapere, quanti tesserati ha il Pd Eugubino?