L’ultimo duello elettorale tra Vittorio Fiorucci e Rocco Girlanda, a poche ore dal ballottaggio (si vota domenica 23 giugno dalle ore 7 alle 23 e lunedì 24 dalle 7 alle 15), si sta consumando sulla variante della strada statale numero 219 Pian d’Assino, soprattutto sulla sicurezza del tratto a est teatro di continui incidenti troppo spesso mortali (19 vittime e un centinaio di sinistri più o meno gravi dal 2005).
Fiorucci, sostenuto dalla destra con Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, ha annunciato che ci sarà l’ampliamento per metterla in sicurezza, fino a prospettare il raddoppio da due a quattro corsie, con l’iter già avviato.
Rocco Girlanda ha risposto per le rime parlando di “bufala” e promessa irrealizzabile, fino a contestare che l’avvio sia già avviato chiedendo copia di documenti formali che lo comprovino.
Fiorucci, la sua coalizione e soprattutto la Lega (che ha candidato Fiorucci a sindaco) hanno reso pubblica una lettera che il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha inviato ad Anas affinché venga promosso uno studio di fattibilità.
Il civico ed ex parlamentare Girlanda e la sua coalizione hanno replicato che si tratta di una “patacca elettorale” e che quello non può considerarsi “in alcun modo un atto ufficiale”.
Sulla vicenda c’è una questione: sollecitati negli anni sia il sindaco uscente Filippo Mario Stirati che Anas con i suoi vertici e dirigenti rispetto alla possibilità di una messa strutturale in sicurezza, la loro risposta all’unisono è sempre stata che a est non si può intervenire. Non si può prevedere la barriera centrale in cemento né si può pensare a un ampiamento. In queste ultime ore di campagna elettorale si apprende da Fiorucci e la Lega che invece si può intervenire, anche senza chiarire come, con quali risorse economiche e con quali tempistiche.
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