In Consiglio Comunale ieri (giovedì 14 novembre) è stata sollevata la problematica di piazza Grande. Il consigliere comunale di minoranza Alessia Tasso ha chiesto al sindaco Vittorio Fiorucci di fare chiarezza sulle situazioni aperte dopo le infiltrazioni d’acqua e la vicenda della colorazione della nuova pavimentazione, richiamando le esternazioni dell’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici, Spartaco Capannelli, che ha dichiarato apertamente come i lavori non siano stati “a regola d’arte” e che non c’è stato il collaudo a intervento ultimato.
Il sindaco ha richiamato il valore storico e simbolico della piazza come luogo identitario dell’eugubinità e ha esortato a evitare ogni polemica e stumentalizzazioni politiche. Chiaro il messaggio rivolto all’assessore Capannelli che ormai da settimane sta delegittimando la vecchia Giunta Stirati sulla gestione del cantiere della piazza e anche a Forza Italia che con una nota ha polemizzato sugli effetti cromatici della pavimentazione.
Si è trattato di un vero e proprio altolà all’esuberanza del suo assessore e degli alleati di governo che vogliono evidentemente rimarcare la differenza con il passato, sebbene Capannelli faccia poi pienamente parte di quel passato visto che è stato assessore all’Urbanistica con la sinistra negli anni ’90.
Si ma oltre alle chiacchiere da comare, che si fa? Chi paga? Qual’è la soluzione? D’accordo che il “fare e disfare è tutto un lavorare” ma per la miseria che cinquanta anni fa sono riusciti a fare un lavoro di gran lunga migliore nonostante mezzi, materiali e tecnologie più arretrate, la cojonarella continuerà per i prossimi cinquanta anni, quindi poche chiacchiere e soluzioni valide e definitive, la parola alle intelligenze moderne e ricordate che il collaudo deve riguardare anche la tenuta del carico come è stato fatto per il viadotto della galleria della Contessa, non famo che piangiamo a tragedia avvenuta come d’abitudine.
La polemica che si e’ innestata su questo argomento ha assunto connotati surreali. L’ ingegneria dei lavori pubblici non puo’ essere un argomento da schermaglie da bar dello sport alla stregua del calcio. La legge stabilisce che ogni lavoro pubblico sia modesto che importante deve avere un RUP, un direttore dei lavori , un collaudatore. Questi sono gli attori del procedimento. Se dovessero emergere vizi nella realizzazione dell’opera il committente dovra’ chiamare a rapporto coloro che hanno contribuito a determinare i medesimi vizi. In caso di controversia si puo’ ricorrere all’ ATP in tribunale