Il cantiere dei misteri e dei ritardi che hanno portato a dover cambiare in piazza Quaranta Martiri il tradizionale percorso dei Ceri registra un altro colpo di scena perché ieri (lunedì 5 maggio) la Conferenza dei capigruppo del Consiglio Comunale, d’intesa con il sindaco Vittorio Fiorucci e il presidente dell’assemblea, Mattia Martinelli, ha deciso di convocare per la mattina di sabato 17 maggio il direttore dei lavori Mario Traversini, che verrà ascoltato dalla Seconda Commissione consiliare permanente che si occupa di urbanistica.
L’ingegner Traversini, 76 anni, riconosciuto uomo di punta per lunghi anni di Cooprogetti, spiegherà quanto successo in questi mesi con i molti lati oscuri tra ricostruzioni e dichiarazioni.
Nessuno poteva immaginare una ricaduta sui Ceri, visto che si era parlato di mettere nelle condizioni il tratto che fiancheggia la chiesa di San Francesco e l’ex ospedale di essere agibile per il passaggio dei ceraioli il 15 maggio.
La sicurezza non c’entra, la questione è nelle tempistiche dei lavori che, basta passare in zona guardando la situazione nel tratto dell’ex ospedale fino all’imbocco di via Cavour, non avrebbero mai consentito di avere il tratto agibile per i pochi operai attivi e i turni canonici.
Tornano d’attualità le ripetute dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici, Spartaco Capannelli, che nelle interviste ha sempre detto che tutto stava procedendo regolarmente e non c’erano problemi.
La ricostruzione del sindaco Fiorucci ieri pomeriggio, in sede di Conferenza dei capigruppo, contrasta nettamente con le precedenti dichiarazioni di Capannelli, al di là delle polemiche aggiuntive sulle modalità decisionali che hanno escluso completamente il Consiglio Comunale privilegiando il cosiddetto tavolo dei Ceri che non ha alcuna investitura né valenza istituzionale. Fiorucci ha raccontato le ore della decisione giustificando i suoi silenzi con i consiglieri comunali, con le reazioni della minoranza che compatta ha denunciato il comportamento della Giunta Fiorucci fino a richiedere la convocazione d’urgenza della Conferenza dei capigruppo per fissare un Consiglio Comunale anche nel periodo ceraiolo, situazione che a memoria non ha precedenti.
Dovrà essere l’ingegnere Traversini a fare chiarezza, anche rispetto alle attenzioni di sindaco e assessori sul cantiere visto che sarebbe emerso come il sindaco Fiorucci abbia fatto i sopralluoghi soltanto nei giorni a ridosso della discesa dei Ceri e mai nei mesi scorsi, quando invece l’assessore Capannelli si è più volte occupato dell’andamento dei lavori rassicurando tutti.
Dovranno essere chiarite anche le condizioni poste nella gara d’appalto e sull’affidamento dei lavori, in particolare se è vero che il cantiere aperto a giugno 2024 e con la prevista chiusura a marzo 2026 non abbia prevista lo snodo del 15 maggio 2025 e gli appuntamenti ceraioli collegati. Questo aspetto è tutto nelle eventuali responsabilità dell’ex sindaco Filippo Mario Stirati e la sua Giunta, ma Fiorucci appena inseditato avrebbe dovuto occuparsi subito dell’opera pubblica più complessa e controversa visto l’impatto sulla città, in un’area strategica d’accesso, prigioniera dei lavori per lungo tempo.
C’è anche da chiarire se l’impresa abbia chiesto o meno una integrazione di risorse economiche per intensificare i lavori e rendere agibile il tratto di San Francesco e l’ex ospedale, più che per le questioni sollevate sulla sicurezza, tenuto conto che i giardini grandi si potevano gestire molto diversamente per non imbrigliare anche quelli in tutti questi mesi.
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