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Piazza Quaranta Martiri è diventata una trappola: isolata una parte fondamentale della città

Porta degli Ortacci con la nuova segnaletica per la chiusura

Si amplificano i problemi e i disagi per il cantiere infinito di piazza Quaranta Martiri, che procede a rilento con pochi operai al lavoro. Le ripercussioni sono gravissime con l’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici, Spartaco Capannelli che, ricordando i suoi trascorsi nella Giunta Corazzi di sinistra nonostante alla guida di Gubbio ci sia la destra dopo 78 anni, sta portando avanti per filo e per segno il progetto discusso e discutibile avviato da Filippo Mario Stirati e Alessia Tasso in piena campagna elettorale per le comunali immaginando un personale futuro politico che non si è poi materializzato.

Con la chiusura di via Cavour, vista la nuova allarmante segnaletica alla Porta degli Ortacci, la situazione è drammaticamente peggiorata isolando completamente una parte fondamentale della città.

Era stato annunciato che la piazza sarebbe stata chiusa, nell’accesso dal via della Repubblica, dal 7 gennaio al 24 febbraio, ma a distanza di un mese tutto resta ancora bloccato tra le reazioni furenti, specie dei residenti e degli operatori economici. La gestione dei lavori è allucinante con il mancato rispetto delle tempistiche per una programmazione che non tiene conto delle esigenze generali.

La situazione è peggiorata con l’avvio di un’ulteriore fase dell’intervento che vede, tra le proteste, la chiusura al transito in via continuativa anche di via Cavour per le prossime tre settimane (salvo lungaggini come appunto si è sta verificando per via della Repubblica).

L’accesso ai servizi sanitari è possibile fino all’area limitrofa alla farmacia comunale, mentre coloro che avessero necessità urgenti di raggiungere il secondo tratto di via Cavour vengono invitati a contattare la Polizia Municipale.