Ci mancavano solo i piccioni morti tra la sporcizia e il fetore insopportabile, specialmente nelle ore più calde, per alimentare nuove proteste e polemiche sulle condizioni del centro storico, già sottoposto a reazioni furiose dei residenti per gli schiamazzi notturni, gli atti vandalici, vomito, urina, rifiuti ammassati e buche di ogni genere. Uno scenario apocalittico in alcune situazioni.
L’ultimo scandalo viene sollevato in via XX Settembre, dove alcuni abitanti della parte alta della città si sono rivolti all’Urp del Comune e all’Usl per segnalare il degrado imperante. Colonie di piccioni nidificano sui fari sotto i tetti delle abitazioni con lo sversamento a terra di liquami che rendono problematico il parcheggio delle auto ricoperte di guano, oltre agli esemplari riversi a terra.
In molti sono costretti a lasciare i mezzi nella sottostante via Sperelli o negli spazi dell’ex pretura, se non ritrovarsi ad arrivare fino a via Dante e posti collegati. Un disagio fin troppo evidente. Gli stessi residenti prendono l’iniziativa di ricorrere ai disinfettanti per provare ad arginare il fenomeno, visto che fin qui le segnalazioni sono cadute nel vuoto senza alcun intervento concreto o programma di disinfestazione al di là dell’assicurazione di un interessamento. Non scoraggiano i volatili i dissuasori sui fari, poiché sono perlopiù rotti o scomparsi. La situazione è ormai fuori controllo e le denunce si stanno trasformando in esternazioni in varie direzioni, confidando che vi sia un intervento drastico e risolutivo quanto prima per scoraggiare il peggioramento progressivo.
Resta in guardia l’associazione “Vivere il centro storico di Gubbio” che dopo le accuse all’amministrazione comunale di lasciare la città in balia del degrado senza regole, controlli e un’attività di gestione su pulizia e rifiuti.
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