Potrebbe lasciare il segno l’udienza di lunedì 16 dicembre del processo Trust, che al tribunale di Perugia vede imputati per reati a vario titolo Orfeo Goracci e altri 7 tra politici ex amministratori, dipendenti ed ex dipendenti comunali.
Il presidente del tribunale, Mariella Roberti, ha annunciato il 12 novembre scorso la decisione di procedere all’emissione di sentenza, sulla base di quanto disposto dall’articolo 129 del Codice di procedura penale, che dovrà tenere conto dell’abrogazione del reato di abuso d’ufficio per quanto già stabilito dal Decreto Legge numero 76 del 16 luglio 2020 varato dall’allora governo Conte 1 con Movimento 5 Stelle e Lega, prima ancora dell’ulteriore riforma Nordio approvata di recente del governo Meloni e dalla destra.
L’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Mario Formisano, ha rassegnato le sue conclusioni chiedendo il proscioglimento per tutti gli imputati per tutti gli abusi d’ufficio contestati e già falcidiati dalla riforma del 2020. Ha inoltre chiesto il proscioglimento di Goracci e Baccarini per prescrizione.
A questa nuova udienza sono previste le conclusioni delle parti civili e delle difese degli imputati e, a seguire, la relativa sentenza.
La decisione di Roberti va nella direzione di schiodare una volta per tutto la questione della prescrizione alla quale non ha rinunciato, senza mai pronunciarsi in aula, l’imputato Goracci: il 25 ottobre 2022 il legale di fiducia Franco Libori ebbe ad annunciare, in aula, la non rinuncia alla prescrizione da parte del suo assistito che però non l’ha ufficializzato con propria dichiarazione in aula.
Le difese di Goracci e Baccarini hanno chiesto al presidente Roberti di poter concludere all’udienza del 16 dicembre in quanto ritengono che vi sia spazio per un proscioglimento nel merito per tutti i reati contestati ai rispettivi assistiti.
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