Ci sono i primi effetti pratici dopo le dimissioni dell’assessore al Bilancio Giordano Mancini con le dimissioni a ruota di Mattia Martinelli da capogruppo in Consiglio Comunale e di Giuseppe Lepri da presidente del direttivo del movimento civico Scelgo Gubbio.
Un primo passaggio è la scelta di Alessio Bazzurri come nuovo capogruppo, mentre si è in attesa di decisioni sulla successione di Lepri, che intanto domani, sabato 12 dicembre, rappresenterà comunque la sua lista civica alla riunione di maggioranza prevista in mattinata per discutere della crisi aperta dalle dimissioni di Mancini tra accuse e repliche sulla situazione politico-amministrativa.
Tacciono per ora i LeD (Liberi e Democratici) finiti nella bufera dopo la decisione del sindaco Filippo Mario Stirati di confermare tutto il pacchetto di assessorati (quattro, compresa la carica di vicesindaco), accanto alla presidenza del Consiglio Comunale e della Prima Commissione Consiliare Permanente, sebbene i LeD abbiano dimezzato il proprio gruppo passato da dieci a cinque membri. Il sindaco ha difeso la sua lista di riferimento dalla pesante accusa esternata dall’ormai ex assessore Mancini di fare l’asso pigliatutto gestendo l’80 per cento del bilancio con una posizione egemone e condizionante.
Sullo sfondo resta la questione del Css, tirata fuori come consuetudine soprattutto dal consigliere di minoranza Orfeo Goracci, sebbene sia noto che le decisioni sull’eventualità dell’incenerimento siano in capo a normative oltre che decisioni europee, nazionali e regionali, senza alcun potere decisionale da parte dei Comuni. E’ quella che potrebbe chiamarsi arma di distrazione di massa per veicolare un falso problema tutto in capo al dibattito politico senza alcun risvolto concreto, visto che qualora le due cementerie avranno le autorizzazioni richieste saranno loro a decidere cosa fare.
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