Scendeva con la propria bicicletta lungo un tratto in discesa, nella serata di lunedì 26 giugno lungo via Paolo Veronese nel quartiere di Madonna del Ponte a ovest del centro cittadino, e all’improvviso avrebbe perso l’equilibrio finendo contro un’auto che stava passando. Il Messaggero edizione Umbria riferisce oggi (mercoledì 8 giugno) che il conducente avrebbe dato l’allarme e sono scattati subito i soccorsi per verificare le condizioni del bambino di 8 anni che è rimasto a terra.
Qualcosa potrebbe essere andato storto, magari un ostacolo o un sasso, fatto sta che il bimbo sarebbe sbucato con l’impatto diventato inevitabile per il successivo intervento del 118 che con l’ambulanza l’ha trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale comprensoriale di Branca. Da qui il trasferimento al Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove i sanitari hanno monitorato le condizioni di salute e dopo ulteriori accertamenti in tempi rapidissimi hanno deciso nella notte di attivare l’elisoccorso per portarlo all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove si trova ricoverato con l’assistenza dei familiari che l’hanno seguito e gli sono vicini.
I medici della struttura specializzata fiorentina hanno preso subito in carico il caso gestendolo con scrupolo e protocolli consolidati. Sul posto dell’incidente si sono portati i carabinieri della stazione di Nocera Umbra del comando della compagnia di Gubbio, guidata dal capitano Fabio Del Sette, che hanno raccolto i primi elementi aprendo un fascicolo per le indagini del caso, al fine di chiarire l’esatta dinamica del sinistro verificando anche la possibilità di testimonianze e l’eventuale disponibilità di filmati dalle telecamere in zona.
La priorità in queste ore è la salute del bambino, sulle cui condizioni vige il più stretto riserbo al di là dei due trasferimenti da Gubbio a Firenze nel giro di poco tempo che però potrebbero non rivelare una situazione critica con ogni sicurezza, ritenendo infatti che il ricorso all’ospedale Meyer si può spiegare con la giovanissima età e il fatto che trattasi di un centro all’avanguardia per assistere appunto i bambini. La famiglia è rimasta sotto choc e si è adoperata per seguire ogni fase delicatissima dei soccorsi con i due trasferimenti e i contatti ripetuti con i sanitari mentre stavano monitorando la situazione, cosa che è proseguita incessante nella giornata di ieri, martedì 27 giugno.
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