Insieme al taglio del nastro della rinnovata scuola “Aldo Moro”, lunedì scorso il sindaco Vittorio Fiorucci e il predecessore Filippo Mario Stirati, con accanto il vicesindaco Francesco Gagliardi e il dirigente scolastico del Secondo Circolo Didattico, Mario Gioia Pierotti.
La solita parata politica con il perbenismo di facciata che scompare quando Stirati e la coalizione commentano, poi, ciascuno per conto proprio il completamento dell’operazione che si è allungata a dismisura nei tempi per mancanza di soldi.
Stirati ha rivendicato i meriti con autoelogi all’inverosimile, senza alcun accenno ai soldi spesi dal Comune: “Questo traguardo, partito da lontano, è il frutto – ha scritto sui social l’ex sindaco – di una visione di città a lungo termine, all’insegna del valore primario della scuola pubblica e dell’integrità di chi ci vive e lavora. Un’opera da oltre 3 milioni di euro; 20 sono stati i milioni investiti nell’edilizia scolastica, un terzo circa del totale degli investimenti dei miei dieci anni da sindaco di Gubbio. Fare queste scelte significa pensare non alle prossime elezioni, ma alle prossime generazioni, come ebbe a dire un grande statista, cioè al futuro dei nostri minori e di tutto il mondo scolastico, assumendosi con serietà ed impegno etico-politico una grande responsabilità”.
La destra di Fiorucci, con Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Gubbio Civica, esulta rivendicando a sua volta i meriti per aver destinato i 400mila euro dal bilancio comunale: “Il 26 maggio con l’inaugurazione della nuova sede della scuola Aldo Moro di Gubbio, completamente rinnovata dopo quasi 4 anni di lavori, abbiamo assistito alla prima conclusione di uno dei numerosi cantieri pubblici di Gubbio durante il mandato della Giunta Fiorucci. A partire da settembre 2025, alunni e insegnanti potranno finalmente tornare nei nuovi spazi di via Magellano: una scuola moderna, sicura, accogliente e all’avanguardia. I lavori sono stati completati entro questo primo semestre del 2025 grazie al buon lavoro della nuova Giunta Fiorucci sia dal punto di vista dell’impegno finanziario che del costante e sollecito controllo dell’avanzamento del cantiere. L’intervento, sulla messa in sicurezza sismica, il consolidamento strutturale, la riqualificazione energetica e la realizzazione di nuovi ambienti funzionali alla didattica innovativa è infatti costato complessivamente oltre 3,2 milioni di euro ma da soli i fondi che erano stati previsti ( del “Por Fesr” del Miur e del conto termico del Gestore dei servizi energetici ) non sarebbero stati affatto sufficienti per cui la Giunta Fiorucci ha investito nella fase finale 410.000 euro di avanzo del bilancio comunale. L’investimento dell’avanzo dei fondi di bilancio per la chiusura di quest’opera pubblica è stata inoltre una scelta fatta dalla Giunta nonostante le minoranze avessero poco saggiamente chiesto di utilizzare tutto l’avanzo solo sulla discarica di Colognola, scelta che avrebbe lasciato finanziariamente completamente scoperti i lavori per la scuola Aldo Moro”.
la scuola Aldo Moro fu oggetto di un intervento massiccio dopo il terremoto del 1984. Bisognerebbe fare una valutazione su quanto si e’ speso dal momento della sua edificazione fino ad oggi
Domanda da profano, visto che l’edificio, nella prima fase dei lavori, è stato oggetto di una massiccia opera di abbattimento lasciando in pratica solo la struttura portante, che è la parte più vecchia del fabbricato, non sarebbe forse convenuta la totale demolizione e successiva ricostruzione con i più moderni criteri antisismici anche per la struttura portante e risparmio energetico?